La Polonia vince 0-1 contro l'Ucraina, confermandosi così quale seconda forza del girone C. A decidere la sfida, un gol di Blaszczykowski nella ripresa, con gli ucraini che concludono così a 0 punti ed altrettanti gol fatti il loro cammino europeo. 

Ucraini che scendono in campo con il consueto 4-2-3-1 in cui spiccano alcune scelte adottate da mister Fomenko: Zozulya viene preferito a Seleznyov, con Butko e Rotan che prendono il posto di Shevchuk e Sydorchuk. Confermati i due esterni Konoplyanka e Yarmolenko, spazio al gioiellino del City Zinchenko in qualità di trequartista. Un più insolito 4-4-1-1, poi, per i polacchi, che per la delicata sfida lasciano in panca le frecce Blaszczykowski e Grosicki lanciando nella mischia Zielinski e Kopustka. Presenti dal 1' come previsto, invece, sia Milik che Lewandowski, con il giocatore dell'Ajax più indietro e pronto a girare intorno al micidiale bomber del Bayern.

Gara subito emozionante ed intensa da parte della Polonia, che al 4' potrebbe già esultare se Lewandowski non mandasse clamorosamente alto da ottima posizione. Un errore anomalo per il numero 9, ancora non al top in un Campionato Europeo che comunque registra molte prestazioni sottotono da parte di annunciati interpreti. La fiammata polacca non dà il via però ad una continuata offensiva, sono anzi gli ucraini a prendere in mano il pallino del gioco nonostante il loro certo addio alla competizione. Al 9' si mette in luce Yarmolenko con una bella conclusione smorzata in angolo da Pazdan e che quindi non impensierisce Fabianski. Il 7 della Dinamo Kiev è davvero una spina nel fianco per la retroguardia polacca, stranamente incerta e spesso in difficoltà di contenimento. L'esterno ucraino riesce infatti a fare quel che vuole senza però offendere definitivamente, come dimostra l'ennesimo tentativo mancato al 17', un bellissimo tiro a giro che non trova di poco la porta. Il leitmotiv del primo tempo sostanzialmente non cambia, con la Polonia che subisce l'iniziativa avversaria non riuscendo a creare azioni potenzialmente pericolose. L'Ucraina appare molto in palla, protagonista forse di un tardivo risveglio che, se giunto prima, avrebbe potuto mantenere in vita le speranze di un passaggio del turno. L'ultima azione di un primo tempo tutto sommato con pochi squilli giunge al 30', quando è Konoplyanka a concludere da fuori dopo un ottimo recupero palla. 

Il secondo tempo inizia con i gialli sempre aggressivi, a differenza di una Polonia che incredibilmente non riesce ad imprimere un ritmo mentalmente più incisivo alla propria gara. La Dea del Calcio è comunque ingiusta, come spesso si afferma tra gli addetti ai lavori, non smentendosi nemmeno in questa gara. Al 52' infatti, segna immeritatamente Kuba Blaszczykowski, subentrato nella ripresa a Zielinski, insaccando però un bolide lucidamente preparatogli da Milik. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per i rispettivi avversari, autori di una gara molto positiva ma di fatto sfortunata. Cinque minuti dopo Polonia ancora avanti con Koputska, il cui tiro termina a lato. I padroni di casa però  non ci stanno a perdere la terza gara concludendo a 0 punti il proprio cammino europeo. Al 60' bella conclusione di Konoplyanka, pallone alto e centrale. Il vero oggetto misterioso della gara è comunque Robert Lewandowski, spesso macchinoso ed impreciso quando in fase di conclusione. Tale atteggiamento compassato sembra comunque interessare tutta la Polonia, sempre più, con il passare dei minuti, succube del bel gioco ucraino, gradevole ma pur sempre poco efficace. Al 72' bel tiro ravvicinato di Zinchenko, due minuti dopo ci prova invece Milik, che si conferma ancora una volta poco preciso sottoporta, ripercorrendo le orme della brutta prestazione contro la Germania. Bello, comunque, il suo tiro dalla distanza. I ritmi di gara, con l'andare dei minuti calano inevitabilmente, non regalando particolari emozioni e quasi assestando il risultato finale. Al minuto ottantuno ancora Ucraina avanti con Zozulya, il cui colpo di testa finisce di poco a lato con buona pace dei sostenitori presenti al Velodrome. L'ultima azione di gara capita addirittura al 92' e sempre sui piedi di Konoplyanka, davvero sfortunato nel veder concluso fuori il proprio tiro. 

Una gara in fondo poco emozionante e vinta dalla Polonia con il massimo risultato nonostante il minimo sforzo. I polacchi non hanno infatti brillato, concedendo campo ed occasioni ai rispettivi avversari. Molto rammarico, quindi, per i ragazzi di Fomenko, sfortunati ma comunque inconcludenti nelle loro proiezioni offensive. Tanto da rivedere, invece, per la Polonia, che ha vinto le due gare del proprio raggruppamento senza però convincere. Migliore in campo per i padroni di casa, Konoplyanka. Per gli ospiti in evidenza Blaszczykowski