"Passare il turno è il nostro obiettivo, ma la terza gara contro l’Inghilterra sarà uno spareggio. Mi godo questo momento e la rete fatta nella fase finale dell’Europeo: una bella soddisfazione. Mai noi slovacchi avevamo vinto prima in un torneo Uefa".
Torna a parlare così Marek Hamsik, dopo il gol che ha permesso alla sua Slovacchia di avere la meglio della Russia nella seconda giornata di Euro 2016. Il centrocampista del Napoli, dopo aver guardato alla partecipazione nella speranza di qualificarsi agli ottavi, è inoltre tornato sulle parole del suo mister, Kozak, che lo vorrebbe vedere in un top club europeo. Così, il capitano azzurro, ha risposto virtualmente al suo allenatore: "Nessun mal di pancia. Ho altri due anni di contratto e quindi il mio futuro è ancora con il Napoli: c’è la Champions da giocare e tutti vogliamo fare bene. La società sta facendo i passi giusti, vuole puntare sempre più in alto. Poi come sapete bene non dipende solo da me, ma io non ho fatto strani pensieri. E credo che non li abbia neppure la società".
Dirigenza, ma non solo. Hamsik che oramai è idolo e bandiera del Napoli di Sarri ed esalta, appena può, anche la sua tifoseria: "Per non parlare dei tifosi napoletani, sempre incredibili. Li trovo dappertutto, anche qui in Francia. Anzi, voglio ringraziarli pubblicamente perché non posso rispondere a tutti. Continuano a mandarmi messaggi d’affetto e d’incoraggiamento. E allora facciamo così: il gol segnato contro la Russia lo dedico pure a loro".
Infine, uno sguardo anche all'Italia, protagonista quest'oggi nel secondo match contro la Svezia dopo il successo contro il Belgio: "Mamma mia, che forza. Non mi aspettavo una squadra così: compatta, lotta su ogni pallone e soprattutto corre come nessuno. Conte ha fatto un grande lavoro e ora tutti dovranno fare attenzione agli azzurri. Forse avete scoperto le carte troppo presto: dalla prossima sfida staranno buoni ad aspettarvi. Se mi sono ispirato a Bonucci per il lancio che ha permesso a Weiss di segnare? Magari, perché quello che ha fatto Leo per Giaccherini contro il Belgio era molto più difficile. Dovrò studiarlo bene per capire il suo segreto".