In linea con molte altre cosiddette “big” di questi Europei, anche l’Inghilterra ha risolto la partita al 90′, piegando il Galles 2-1 e prenotando un posto per gli ottavi nel girone B, da cui potrebbe uscire fuori una delle migliori terze. Più ombre che luci, tanta confusione e poco gioco, ma i tre punti sono arrivati. Il Galles ha parcheggiato il bus davanti alla porta di Hennessey, con un folto 5-3-2 e ha sperato in Bale. A Lens è andato in scena il derby britannico, ecco alcune considerazioni:
Sturridge ha dimostrato tutta la sua indiscussa qualità, segnando un gol per niente facile, dopo aver dettato ad Alli il triangolo in una situazione abbastanza confusa in area e controllando un pallone a dir poco difficile prima di fulminare Hennessey. Anche se onestamente non è che fino a quel momento ne avesse combinate molte, affrettando troppo spesso i tiri e sbagliando numerosi palloni. Nonostante ciò, può essere considerato il Man of the Match di una gara rognosa ed ostica, in cui l'Inghilterra ha avuto la meglio solo al 92', una "piccola" gioia quindi rispetto al pari beffardo proprio nei minuti di recupero con la Russia. Per il Galles, sempre Gareth Bale: è stata una sua straordinaria punizione da 30 metri (complice Hart) che ha sbloccato il match. Minaccia costante per la difesa inglese. Tutti i suoi compagni hanno giocato una partita ultra difensiva, di grande cuore, soprattutto Ramsey (che sentiva particolarmente il derby contro l'ossatura Spurs) e capitan Williams, autore di una gara maiuscola nell'isolare Kane.
Male invece Hart: evidentemente chi veste la maglia di portiere dei Tre Leoni perde d’incanto tutta la sicurezza che ha quando gioca per i club. Il numero uno del City viene da una stagione strepitosa, ma, dopo l’incertezza con la Russia, si è ripetuto sulla punizione di Bale. Malissimo ancora una volta Sterling: si è divorato un gol fatto all’inizio, spedendo alle stelle il cioccolatino di Lallana, e non è mai stato deciso ed incisivo nel puntare l'avversario. Vedremo come lo gestirà Guardiola tatticamente e psicologicamente, altrimenti il timore di essere solo un grande bluff si concretizzerà sempre di più .
LA SVOLTA – Facile: l’ingresso di Vardy e Sturridge per Kane (isolato e mal servito nella manovra) e lo spento Sterling. L'attaccante del Liverpool si è mosso molto, come è solito fare, cercando spesso il dai-e-vai con Alli ed alla fine ha deciso il match. Strano il calcio: con la Russia, l’Inghilterra ha giocato decisamente meglio, ma ha subito il pareggio al 92′ e Hodgson è stato criticato per i cambi. Stavolta si è giocato decisamente peggio (ma contro squadre così chiuse è durissima per tutti, vedasi Francia, Germania ed Albania), ma il c.t. ha azzeccato alla perfezione le mosse per vincere la partita al 92'. Il bomber del Leicester ha dimostrato di essere un Re Mida, sfruttando al meglio la pecca difensiva di Williams che gli ha servito (in offside) il pallone sui piedi ad un metro dalla porta e da lì per Jamie è stato un gioco da ragazzi metterla dentro: è il suo anno.
LA GIOCATA PIÙ BELLA: Rooney, che ha regalato due o tre numeri nella ripresa per aprire spazi angusti. Nel ruolo di mezzala ieri si è destreggiato molto bene, mostrando una buonissima visione di gioco. Per lui a fine gara il 91% di passaggi riusciti, 5 occasioni create, 4 dribbling e 3 tiri. Encomiabile.
LA SCENA: L'esultanza rabbiosa degli inglesi al gol di Sturridge ha riassunto quella che è la passione dei Tre Leoni, Gary Neville è saltato addosso ai suoi giocatori, pura poesia. Una gara particolarmente sentita quella di ieri, risolta allo scadere, che non solo ha avvicinato l'Inghilterra agli ottavi, ma ha reso Hodgson padrone del proprio destino. Per i ragazzi di Coleman, invece, una partita da non buttare via e da cui trarre motivazioni per far bene in futuro.