La Russia per sfidare un ambiente sempre più difficile, la Slovacchia per ritrovarsi dopo la sconfitta all'esordio. Diverse motivazioni, diverse posizioni in classifica, diversi risultati all'esordio, diversi avvicinamenti al match, ma stesso obiettivo: vincere. Non c'è pretattica che tenga alla vigilia del match tra due delle maggiori delusioni della prima tornata di partite: i ragazzi di Leonid Slutsky hanno clamorosamente strappato un punto all'Inghilterra nel recupero dopo aver disputato una partita di bassissimo livello, manifestando le proprie lacune in fase di impostazione di gioco e mostrando un fraseggio sterile, rotto solo da alcune giocate dei singoli; dall'altra parte basta invece il risultato della prima partita, un 2-1 subito da un Galles alla portata della squadra di Kozak.

Chi ha pù bisogno di punti è proprio la Slovacchia, attesa dal pericolo Three-Lions all'ultima giornata, con il rischio di trovare Rooney e compagni ancora all'oscuro del loro futuro prossimo. Il primo progesso che è lecito aspettarsi riguarda il carattere, quello che contro il Galles ha inibito parzialmente una reazione al risultato insoddisfacente: Kozak ha dovuto ricorrere alla panchina e al talento Duda per riuscire a raddrizzare momentaneamente una partita che è andata comunque storta. Insoddisfazione che non è stata mitigata da "una delle atmosfere più belle" della vita del CT, da testuali parole in conferenza stampa.

Sempre ieri, dopo la rifinitura, sono arrivate anche indicazioni riguardanti la formazione: "Ho già in testa chi giocherà, i ragazzi sono pronti ma il formato della competizione richiede dei cambi, se qualcuno sarà sostituito non sarà comunque perchè mi ha deluso", ha spiegato. In realtà sono solamente due i dubbi che attanagliano Kozak, che per buona parte dovrebbe confermare l'undici sconfitto dal Galles. Kozacik difenderà i pali, con Pekarik, Skrtel, Durica e Svento a comporre la linea arretrata. A centrocampo insieme a Kucka potrebbe trovare spazio Duda, ma occhio a Pecovsky, mentre sulla trequarti andranno Weiss, Hamsik e Mak. Davanti ballottaggio ancora aperto tra Duris e Nemec.

In casa Russia sono invece altri i problemi che tengono banco, ovvero la possibile squalifica dall'Europeo: a seguito degli scontri del Velodrome nella sfida contro l'Inghilterra, l'UEFA ha ammonito la federazione, al prossimo episodio violento potrebbe scattare il rosso. "Non ci cacceranno", ha dichiarato Slutsky, "i nostri tifosi non ripeteranno quei comportamenti e non infrangeranno le regole". Appello che parte anche dalla bocca di Artem Dzyuba, pilastro dell'attacco russo: "Non vogliamo essere squalificati dal torneo. I nostri tifosi devono pensare a sostenerci, e noi faremo di tutto con le nostre qualità per far strada".

La difficoltà della situazione fa il paio con il gioco che per ora non carbura, come mostrato all'esordio, anche se gli episodi hanno sorriso ed è arrivato un punto contro la più temibile avversaria del raggruppamento. Slutsky però non dovrebbe cambiare molto, anzi, si va verso la riconferma dello stesso undici, con Glushakov outsider a centrocampo. Il mediano spera di soffiare il posto a Neustadter o Golovin, ed è l'unico dubbio che il CT si porterà allo stadio di Lille-Metropole. Davanti confermato Dzyuba, con il trio Shatov-Smolov-Kokorin alle sue spalle. Difesa con Smolnikov e Schennikov larghi, Vassili Berezutsky e Ignashevich in mezzo. Tra i pali Akinfeev.

A livello tattico, facile prevedere che sarà la Russia a condurre il gioco, con la Slovacchia pronta a punire in contropiede con la velocità degli esterni, sfruttando anche le sovrapposizioni dei terzini di spinta, i quali potrebbero arrecare problemi agli esterni alti di Slutsky, non esattamente dotati di caratteristiche difensive. Il match potrebbe rompere anche l'equilibrio a livello di precedenti: una vittoria a testa, entrambe in trasferta per 1-0 nel girone di qualificazione di Euro 2012, con due pareggi maturati nei preliminari del mondiale 2006.