Il Belgio esce da Lione con qualche interrogativo in più. Non è in discussione il talento tecnico del gruppo di Wilmots, quanto la capacità di far confluire le doti del singolo in un insieme di squadra. La folta batteria di trequartisti annaspa, alla ricerca di uno spazio vitale, mentre la difesa sbanda, pizzicata da inserimenti mirati. Una sconfitta che non preclude il percorso europeo, ma sottolinea qualche limite. 

Wilmots, al termine, si sofferma sull'avvio di gara. Belgio con il pallino del gioco, punito da un puntuale attacco alla profondità di Giaccherini, perfettamente imbeccato da Bonucci. Disattenzione fatale. Da lì, trincea e opportune ripartenze per l'Italia, Belgio scosso e per una manciata di minuti in balia dell'entusiasmo azzurro. 

"Per i primi 30 minuti abbiamo avuto la gara in mano, poi sul goal di Giaccherini c'è stato un nostro errore di comunicazione. Ci hanno segnato alla loro prima occasione, poi si sono difesi in dieci e hanno giocato in contropiede".

Diversi imputati. Il tecnico sottolinea la condizione non ottimale di De Bruyne, a lungo fuori dalla partita, largo sull'out, senza momenti di estasi calcistica. Nel finale, la carta Mertens, qualche accelerazione, qualche scintilla vitale. 

"La responsabilità è condivisa, Lukaku ha avuto una serata difficile e anche De Bruyne poteva fare di più, non è nel suo periodo migliore. Forse dovremmo farlo giocare più centralmente, ecco perchè ho inserito poi Mertens".

Discutibile la rinuncia a Nainggolan. Wilmots richiama il centrocampista della Roma per mantenere sul terreno di gioco Witsel e per non privarsi della fisicità di Fellaini, importante ad esempio sulle palle alte. L'assenza di Nainggolan espone però il Belgio, al tramonto, al furioso contropiede italiano. 

"Il cambio di Nainggolan? Avevo visto bene Witsel e avevo bisogno di Fellaini. Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra. Prepareremo bene le ultime due partite". (fonte RTBF)

Completa l'analisi della partita Courtois. Il portiere del Chelsea conferma la forza dell'Italia e ammette la resa totale del Belgio, in scacco di fronte alle mosse di Conte, abile a chiudere le fonti di gioco dei diavoli rossi. 

Courtois “Siamo stati surclassati su tutti i fronti dall’Italia. Tatticamente, tecnicamente e come organizzazione del gioco non siamo mai stati perfetti. Abbiamo commesso errori come nelle partite amichevoli. Questa è una grande delusione per tutti noi perché la prima partita è molto importante per il cammino europeo"