Nè vincitori, nè vinti nella prima partita del Gruppo E dell'Europeo: la Svezia raggiunge l'Irlanda, al termine di una partita altalenante, che ha visto gli irlandesi dominare il primo tempo, per poi andare in vantaggio in apertura del secondo parziale. Ibrahimovic suona la carica nel finale e trascina i suoi al pareggio. Un gol e un punto a testa, per l'Italia, questa è sicuramente una buona notizia.
L'Irlanda di Martin O'Neill si dispone su un 4-3-1-2, con il duo Walters-Long in avanti, coadiuvati da Hoolahan sulla trequarti. In cabina di regia, presente Whelan, affiancato da McCarthy e Hendrick. O'Shea e Clark coppia centrale, davanti a Randolph tra i pali, con Coleman e Brady terzini.
La Svezia risponde con il tradizionale 4-4-2, con Berg partner di Ibrahimovic, mentre Kallstrom e Lewicki si trovano in mediana, affiancati da Forsberg e Larsson sulle ali. Quartetto difensivo composto da Granqvist e Lindelof centrali e Lustig terzino, assieme ad Olsson, mentre in porta è presente Isaksson.
Gli scandinavi partono con l'intenzione di costringere l'Irlanda a chiudersi in area, confidando nello strapotere fisico di Zlatan Ibrahimovic, ma la musica cambia ben subito: gli Smeraldi si affidano ai lanci lunghi e Hendrick trova il primo highlight dopo dieci minuti di gioco, con una percussione al volo, che costringe Isaksson agli straordinari. Sette minuti dopo, O'Shea fa rabbrividire di nuovo gli svedesi presenti, ciccando all'ultimo un lob a porta vuota, con la sfera che si spegne inesorabilmente sul fondo. Alla mezz'ora, la Svezia è decisamente in palla, imbrigliata dall'intensità degli avversari, che vanno vicinissimi al vantaggio, con un missile terra-aria di Hendrick, che si infrange sulla traversa, graziando Isaksson e i suoi connazionali. Negli ultimi minuti, lo spartito non cambia, l'Irlanda spinge con il possesso palla, ma il primo tempo si chiude a reti bianche.
Riprende il gioco e l'Irlanda va subito a segno: gran giocata di Coleman, che brucia la retroguardia svedese sulla destra e serve Hoolahan, abilissimo nell'insaccare con una botta al volo. Gli svedesi fiutano il pericolo e assediano l'area irlandese, sprecando una ribattuta favorevole con Forsberg, che non trova la porta, dopo la respinta di Randolph. Gli svedesi, come preventivato, si aggrappano sulle possenti spalle di Ibrahimovic: il fenomeno di Rosengard monopolizza la manovra offensiva dei suoi, cercando continuamente i compagni, per poi sfiorare il pari al 60', con una girata precisa, che sfiora il palo. Gli sforzi profusi dalla Svezia portano al pari al 71': il solito Ibrahimovic fugge sulla fascia, entrando sulla sinistra e cerca i compagni nell'area piccola, ma Clark anticipa maldestramente di testa e la palla finisce nella propria porta, regalando il pareggio alla Svezia. L'Irlanda risponde con Hendrick, pericolosissimo in area, ma Isaksson è lesto nello sventare il pericolo, per poi riprovarci con Long, senza trovare la porta. Dopo lo sfogo degli irlandesi, è la Svezia a gestire il gioco, verticalizzando spesso per Ibrahimovic e Guidetti: la truppa di O'Neill resiste, chiudendo la partita sull'uno a uno.