E' bastato un colpo di testa, ma quanta fatica per la Spagna di Vicente Del Bosque. In quel di Tolosa, i campioni in carica hanno avuto la meglio della Repubblica Ceca solo al termine di un match combattuto, che ha visto i cechi difendersi con ordine, e gli spagnoli attaccere con continuità, ma con poco cinismo. Il gol di Piqué, magistralmente imbeccatto dall'MVP Iniesta, vale i primi tre punti agli iberici che ora possono guardare al prossimo impregno con maggior serenità.

Piqué dopo il gol. Fonte foto: squawka.com
Piqué dopo il gol. Fonte foto: squawka.com

SPAGNA, voto: 6,5

De Gea, voto: 6. - In pochi si attendevano di vederlo in campo dal primo minuto, e invece Del Bosque gli ha dato fiducia confermando quelle che erano state le parole della vigilia. Il portierone dello United nel giorno più duro dal punto di vista psicologico, si è trovato a combattere più con le avversità atmosferiche che con gli avversari della Repubblica Ceca. Ordinaria amministrazione per De Gea, impegnato una volta per tempo e sempre presente all'appello. Guanti e mente di ferro.

Juanfran, voto: 6,5. - E' una mina impazzita nei primi 45'. Insieme a David Silva mette in grave difficoltà la difesa della Repubblica Ceca, costringendo Vrba ha chiamare il raddoppio sulla corsia destra. Le sue sovrapposizioni sono incisive, i suoi cross precisi e velenosi. Morata prova ad approfittarne, ma Cech gli dice di no. Nella ripresa abbassa il suo raggio d'azione restando comunque pericoloso in avanti ed impeccabile in difesa.

Juanfran in azione.Fonte foto: it.uefa.com
Juanfran in azione.Fonte foto: it.uefa.com

Sergio Ramos, voto: 6,5. - E' il leader della Roja. La sua presenza si sente in ogni circostanza di gioco: dietro non regala nulla ne sui palloni aerei, ne attraverso il gioco palla a terra. Coadiuvato da Piqué si prende grandi applausi da parte dello Stadio per la gestione della sfera in uscita e per l'impostazione del gioco dal fondo. Come spesso accade cerca gloria personale, ma questa volta si fa anticipare dal compagno Piqué che arriva prima sulla sfera dell'1-0.

Piqué, voto: 6,5. - Non è stato uno dei match in cui Gerard Piqué ha brillato di più, eppure, il suo gol al minuto 87' ha regalato tre punti fondamentali alle furie rosse. Solido compagno di Sergio Ramos, il catalano si è assicurato di controllare la situazione per oltre 80 minuti, riversandosi in attacco nelle battute finali. Il suo fiuto del gol misto alla sua potenza e ai centimenti niente male hanno fatto il resto: incornata perfetta su assist del compagno amico Andres Iniesta. la Spagna può esultare grazie al suo 3.

Piqué. Fonte foto: it.uefa.com
Piqué. Fonte foto: it.uefa.com

Jordi Alba, voto: 6,5. - Dopo un primo tempo passato in sordina, rannicchiato nella propria metà campo, nella ripresa Jordi cambia passo diventando una spina nel fianco per la difesa della Repubblica Ceca. Sempre in sovrapposizione, sempre pericoloso, sempre al cross. Tutte le azioni importanti del secondo tempo portano la sua firma. Dalla sua parte nasce anche il gol di Piqué con il suo scatto che toglie un difendente dalla marcatura di Iniesta. 

Busquets, voto: 5,5. - Come gli succede da qualche tempo a questa parte, Sergio non è al centro del gioco. Se nel Barcellona ha vissuto un finale di stagione fatto di alti e bassi, anche i 90' di Tolosa hanno confermato l'attitudine negativa. Si piazza davanti alla difesa per bloccare le iniziative degli avversari che però, non pungono mai dal centro. Anche in fase di impostazione si fa vedere molto poco, lasciando la conduzione della sfera a Iniesta o Ramos, improvvisato play proprio per compensare le sue dimenticanze.

Iniesta, voto: 8. - Semplicemente regale! Siamo al cospetto di un fuoriclasse assoluto, questo è stato già detto, scritto e riletto. Quello che però stupisce, è l'attitudine alla perfezione che questo genio del calcio non ha perso con l'avanzare degli anni. L'europeo lo aveva salutato quattro anni fa con la coppa in mano e il titolo di MVP del torneo. Oggi, quattro anni dopo, con qualche capello in meno e tanta fatica in più, Iniesta ha saputo deliziare ancora la scena. Ha sbagliato pochissimo, risultando il faro del centrocampo. Decisivo in ogni azione d'attacco, ha dispensato palloni parlanti per tutto l'arco dei 90'. Il gol di Piqué arriva dal suo ultimo assist: morbida 'scucchiaiata' sul secondo palo a cercare e trovare il compagno di Nazionale. Poesia in movimento.

Fabregas, voto: 6,5. - Svolge un lavoro preziosissimo nel centrocampo della Roja. Parte lento, ma poi sale di tono andando a colpire la difesa della Repubblica Ceca proprio nelle sue zone sguarnite. Lavora bene con la coppia Juanfran - Silva che gli permette di tuffarsi in avanti quasi a ridosso di Morata. Mantiene comunque il giusto equilibrio, ma spende troppo del punto di vista fisico costringendo Del Bosque a richiamarlo in panchina prima del tempo.

David Silva, voto: 7. - Nel giorno della sua 100^ presenza con la Roja, David Silva sforna una prestazione degna del suo nome. Ricama giocate di alta classe per tutti i 90' risultando la spalla ideale per il gioco poetico di Iniesta. In coppia con Juanfran fa male nei primi 45', con Cech che è costretto a chiudergli la porta. Nella ripresa si accentra ma resta ugualmente pericoloso, dispensando assist di ottima fattura per i compagni.

Nolito, voto: 6,5. - E' stata la grande sorpresa nell'undici di base spagnolo. Il talento del Celta Vigo ha stregato Del Bosque che senza esitare lo ha messo in campo affiancandolo a Morata e David Silva. Nel primo tempo è un fattore nel match della Spagna: seppur Jordi Alba resti più indietro, Nolito riesce a cavarsela anche da solo sfruttando le sue grandi doti nell'uno contro uno. Non va mai al tiro, ma crea diversi presupposti per far male. Nella ripresa cala di brillantezza e alla fine Del Bosque lo richiama in panchina.

Morata, voto: 6,5. - Può un attaccante ricevere un voto positivo anche senza segnare? Sì, se si gioca come Alvaro Morata. Presenza fissa nell'area di rigore della Repubblica Ceca, il delantero di Del Bosque si muove alla perfezione nel primo tempo, trovandosi sempre al posto giusto per trarre i benefici del gioco iberico. Sotto porta manca la zampata decisiva, ma il merito va dato anche ad un Petr Cech in grande spolvero, sempre impeccabile sui tentativi del 7 spagnolo conteso da molti club europei.

Morata. Fonte foto: it.uefa.com
Morata. Fonte foto: it.uefa.com

Aduriz, voto: 6. - Entra al posto di Morata per risolvere il match alla sua maniera. L'opportunismo e la scaltrezza sono le sue doti migliori, ma la difesa compatta e rocciosa di Vrba gli impedisce di dar sfogo al suo istinto killer. Non agevola il gioco come Morata, ma cerca di lottare come un leone tra i centrali avversari, impegnando la difesa ceca il più possibile.

Thiago Alcantara, voto: 6. - Prende il posto di Fabregas per dare maggior imprevedibilità ed inserimenti senza palla. Riesce in parte nell'obiettivo anche se entra in tutte le azioni d'attacco della Spagna, gol compreso. Prezioso.

Pedro, voto: 6. - Gettato nella mischia finale, 'Pedrito' non batte nemmeno un colpo. Del Bosque lo piazza largo sulla fascia, ma il gioco viene catalizzato da Iniesta e e Jordi Alba che nel finale riescono a spezzare le catene difensive della Repubblica Ceca garantendo a Piqué il gol vittoria. Spettatore privilegiato.

Del Bosque, voto: 6,5. - La sua Spagna non brilla come un tempo, ma riesce ad abbinare qualità ed atletismo quasi nel miglior modo possibile. Iniesta semplifica il compito del commissario tecnico che però, con alcune mosse strategiche mette in difficoltà gli avversari.

Vicente Del Bosque. fonte foto: it.uefa.com
Vicente Del Bosque. fonte foto: it.uefa.com

REPUBBLICA CECA, voto: 5,5.

Cech, voto: 7. - Il portiere con il caschetto risponde presente anche questa volta! E' decisivo per tutto il match, andando a disinnescare le conclusioni che a ruota arrivano da Morata, David Silva e Fabregas. La parata sullo juventino in particolare, risulta decisiva e difficoltosa, ma Cech dall'alto della sua esperienza non tradisce le attese. Anche nel secondo tempo l'assedio iberico continua e Cech è costretto alla massima concentrazione. All'87' però, arriva la beffa del gol di Piqué che sorprende il portiere e la difesa ceca. Resta l'ennesima grande prova.

Petr Cech. Fonte foto: it.uefa.com
Petr Cech. Fonte foto: it.uefa.com

Kaderabek, voto: 5,5. - Non ha disputato un match al massimo delle sue potenzialità. Probabilmente il peggiore tra i difensori, Kaderabek non è riuscito a mettere sul prato di Tolosa le sue qualità migliori finendo in balia del gioco ipnotico degli spagnoli per gran parte del primo e del secondo tempo. Nel complesso è riuscito a difendersi con ordine, anche se alcune sbavature non gli permettono di raggiungere la piena sufficienza. 

Sivok, voto: 6. - Buona prova invece, quella fornita dal centrale di Pavel Vrba, autore di un match sempre attento, ordinato e giudizioso. Contro avversari ostici e veloci come Morata & Co, Sivok si è dimostrato all'altezza del palcoscenico europeo guidando la difesa ad una prestazione di buon livello. La macchia del gol finale incide molto sulla valutazione finale che se, va comunque ricordato che in precedenza era stato lo stesso Sivok ha sventare diversi pericoli.

Hubnik, voto: 6,5. - Probabilmente il migliore della difesa ceca. Il barbuto difensore di Vrba ha giocato in modo impeccabile, rivelandosi protagonista di importanti salvataggi. Ottimo nel primo tempo, Hubnik si è ripetuto anche nella ripresa quando ha confezionato una prestazione di alto livello. Pericoloso su palla inattiva, Hubnik è stato l'unico ha mettere in difficoltà De Gea, costretto all'intervento da terra sulla sua spaccata. 

Limberski, voto: 6. - Da lui molti si aspettavano maggior spinta offensiva. Il difensore capace di ritagliarsi anche dei ruoli in zone più avanzate del campo è stato costretto a mantenere la sua posizione per tutto il match, causa la grande spinta degli spagnoli. Nel complesso anche lui ha disputato una gara giudiziosa e ordinata, rivelandosi un prezioso gregario al servizio della sua Nazionale.

Plasil, voto: 5,5. - Non ha convinto il suo posizionamento nel cuore del centrocampo. Abituato a giocare da esterno, l'ex Catania è stato dirottato nel mezzo dove ha sofferto il palleggio prolungato della Spagna. Nonostante la generosità, Plasil ha effettuato molti chilometri a vuoto spendendo energie inutili per rincorrere la sfera prontamente nescosta dagli illusionisti iberici. 

Darida, voto: 5. - Il meno positivo in assoluto. Tutto il popolo ceco si attendeva grandi cose dal numero 22 di Pavel Vrba che invece, ha deluso clamorosamente. Mai nel cuore dell'azione, Darida ha giocato un match nell'ombra, andando a risaltare i suoi limiti in fase di ripiegamento. In zona gol, di consueto calcata dal trequartista che milita in Bundesliga, l'efficacia è stata molto bassa: una punizione calciata sulla barriera e un tiro centrale che al minuto 92 ha spento ogni residua possibilità di agguantare il pareggio. La Repubblica Ceca attende il vero Darida.

Darida calcia una punizione. Fonte foto: it.uefa.com
Darida calcia una punizione. Fonte foto: it.uefa.com

Gerbre Selassie, voto: 6,5. - Tra i migliori in campo. Il terzino destro adattato a centrocampo ha reso molto bene in un match caratterizzato dalla necessità di andare a rincorrere uomini e pallone. In grado di proporsi in avanti con relativa costanza, Gebre Selassie ha saputo abbinare anche una buona difesa alla sua partita, colma di giocate positive. Sostituito a cinque minuti dalla fine, la Repubblica Ceca è crollata qualche minuto dopo; dimostrazione della bontà della prestazione di questo ragazzo.

Rosicky, voto: 6. - Il vecchio Campione è tornato in pista. All'alba dei 36 anni, l'eterno capitano della Nazionale ceca è tornato in campo per onorare la maglia del suo Paese. Reduce dall'ennesima stagione lontano dai campi, Rosicky ha fatto di tutto per rimettersi in sesto per questa data: il risultato è stato stupefacente con il centrocampista ceco che ha rincorso gli avversari per tutti i 90' di gioco. In favore dell'atletismo è mancata un pizzico di lucidità, però lo sforzo è da apprezzare.

Rosicky. Fonte foto: squawka.com
Rosicky. Fonte foto: squawka.com

Krejci, voto: 5,5. - Schierato da trequartista, Krejci è staot costretto per tutti e 90 i minuti a giocare fuori ruolo causa la grande pressione applicata dal centrocampo della Spagna. Sacrificato come quarto centrocampista, in fase di non possesso ha svolto ruoli difficili per chiunque: tenere a bada la furia di Silva e Juanfran. In avanti però, non ha avuto nessun sussulto, lasciando il povero Necid tutto solo tra i centrali della Roja.

Necid, voto: 6. - Svolge un ruolo fondamentale nello schema tattico studiato da Vrba. Grazie ai suoi centimetri, nei primi minuti risulta decisivo nelle azioni d'attcco della squadra, agendo da testa di ponte per gli inserimenti dal centro e dall'estrno. Con la crescente pressione della Spagna, resta completamente isolato nella metà campo avversaria senza riuscre nell'intento di pungere De Gea, impeganto solo in una circostanza con un tiro troppo debole e poco angolato. 

Lafata, voto: 5. - Entrato con il compito di aiutare la squadra a salire, l'attaccante dello Sparta Praga si è trovato a difendere proprio su Piqué in occasione del gol. Un'ingenuità che è costata il match alla Repubblica Ceca.

Sural, voto: sv. - Gettato nella mischia prima che Piqué sentenziasse con la sua zuccata, il calciatore ceco non è riuscito in alcun modo a lasciare impronte del suo passaggio sul terreno di gioco.

Pavelka, voto: sv. - Stesso discorso per Pavelka, inserito nel tempo di recupero alla disperata ricerca del pareggio. Il pallone non gli è mai pervenuto ne tra i piedi, ne sulla testa. 

Pavel Vrba, voto: 6. - Grande preparazione della sfida da parte dell'ex allenatore del Viktoria Plzen che per larghi tratti del match è riuscito a rendere sterili gli attacchi della Spagna. Alcune scelte, ad esempio Plasil al posto di Dockal, vanno riviste anche se la mano e l'organizzazione del commissario tecnico si sono viste.