E' un Mario Mandzukic fiducioso quello che si è presentato in conferenza stampa alla vigilia del primo match di questo europeo che vedrà la sua Croazia opposta alla Turchia. Il gruppo D, quello comprendente anche Repubblica Ceca e soprattutto Spagna, è considerato da molti come il più duro e selettivo del torneo soprattutto a causa della presenza di squadre come la stessa Croazia, la Turchia o la Repubblica Ceca, possibili sorprese della competizione.
Mandzukic però, sente che la Croazia non è più una sorpresa, bensì una bella realtà in cerca di una zampata che le faccia fare il decisivo salto di qualità anche in competizioni importanti come l'europeo. Per questo, il possente attaccante della Juventus gonfia il petto mostrando fiducia nel lavoro sin qui svolto dal commissario tecnico Ante Cacic.
Il croato però, teme anche la Turchia, Nazionale allenata da un vecchio volpone come Terim, e piena zeppa di talenti giovani ed affermati: "Lo dico sempre e lo ripeto anche questa volta. Dovremo correre, correre e ancora correre. Ci servirà un grande cuore". Con questa chiara esclamazione Mandzukic apre il suo breve intervento che poi prosegue cercando di spronare i suoi comapgni di squadra: "In campo dovremo essere una cosa sola. Siamo consapevoli delle ostre qualità, ma non serviranno a nulla se non agiremo compatti".
Idee chiarissime per l'ariete della Nazionale bianco-rossa che va in cerca di riscatto dopo le recenti delusioni maturare nel mondiale brasiliano del 2014, e nell'europeo di Polonia e Ucraina del 2012. Mandzukic c'era in entrambe le occasioni, ma soprattutto, c'era quando la Croazia affronò per l'ultima volta la Turchia, nel play off del novembre 2011: "Conosco bene i giocatori turchi e saremo preparati al meglio per affrontarli", afferma Mario che sa come tutti che quello tra queste due Nazionali non è un confronto come gli altri.
Negli occhi dei croati c'è ancora la tremenda delusione patita ad Euro 2008 in un quarto di finale passato alla storia per la vittoria della Turchia ai rigori dopo aver pareggiato al 122' minuto. Mandzukic però è un guerriero che non ha paura di nulla, nemmeno dei fantasmi: "Non dovremo pensare a quanto è successo a EURO 2008 in Austria. Questa sarà un'altra partita e tutto sarà diverso" rassicura il numero 17 della Juve che poi chiude così la sua conferenza stampa: "Dovremo pensare alle nostre qualità più che a quelle dei nostri avversari. Sono felice che il nostro Ct la pensi in questo modo. Bisogna concentrarsi su ciò che siamo in grado di fare e non su quello che possono fare gli avversari, perché siamo una squadra forte e abbiamo grandi giocatori".
Dal ritiro della Croazia, che da qualche ora è arrivata a Parigi, non sono arrivate le parole di Ante Cacic, mentre alcuni giornalisti hanno raccolto una battuta simpatica di Perisic, non proprio felice di giocare alle 15: "Già in Germania ho spesso giocato alle 15.30 e devo ammettere che proprio non fa per me. Durante la settimana, il pomeriggio amo dormire e così non sono particolarmente avvezzo a giocare in quell'orario. In ogni caso, ci siamo allenati qui a Deauville proprio in previsione del kick-off delle 15.00, meglio abituarsi".