Una Svezia già in modalità-Euro, questo il verdetto dell'amichevole di oggi a Solna. Gli scandinavi, guidati da Ibrahimovic, battono agilmente il Galles per 3-0, grazie alle reti di Forsberg, Lustig e Guidetti. I britannici rinunciano per l'occasione a Gareth Bale, e il povero Jonathan Williams non riesce a sopperire all'assenza del neo-campione d'Europa con il Real Madrid.
Scolastico 4-4-2 all’italiana per Hamren, che conta sulla presenza di Ibrahimovic in avanti, in coppia con Berg, mentre Larsson e Forsberg creano superiorità numerica sull'esterno. Kallstrom e Lewicki in mediana, davanti al duo centrale Granqvist e Johansson, mentre Olsson e Lustig scorrazzano in fascia, davanti a Isaksson tra i pali.
Coleman lascia a riposo Bale, puntando su un centrocampo di quantità, con cinque elementi: Ramsey al centro, affiancato da King e Vaughan, con Jonathan Williams e Taylor di supporto all’unica punta, l’attaccante del Burnley, Vokes. La retroguardia è costituita da Ashley Williams, Chester, Davies e Gunter, mentre in porta troviamo Hennessey.
La prima chance è per la Svezia, con Ibrahimovic che serve un buon pallone all’indirizzo di Olsson, il quale spreca calciando alto. Passano i primi dieci minuti, ma sono sempre gli svedesi a palesarsi pericolosi, dapprima con Lustig, che sfiora la traversa con una botta dal limite, poi con Berg, che, involatosi a rete, si fa intercettare solo all’ultimo da Williams. I gallesi faticano a costruire gioco, con il solo Ramsey a cercare inutilmente i compagni, mentre Ibrahimovic impegna in più occasioni Hennessey. Il forcing svedese porta i risultati sperati: al quarantesimo minuto, Zlatan recupera un pallone provvidenziale, per poi innescare Forsberg, che batte Hennessey col destro, regalando l’1-0 alla Svezia. I cinque minuti scorrono lisci come l’olio, il Galles aspetta il fischio per rientrare negli spogliatoi e ricomporsi, chiudendo il primo tempo sull’uno a zero per la Svezia, con la rete di Forsberg.
Nella seconda frazione la musica non cambia: conduce sempre l'orchestra svedese guidata dal suo direttore Ibrahimovic. Dopo appena 5 minuti ennesima dormita dei britannici che regalano a Berg l'ennesima possibilità di involarsi verso la porta, ora difesa da Ward: questa volta il tiro è un pallonetto che scavalca il portiere gallese ma viene intercettato sulla linea da Chester, il quale salva tutto. Altrettanti giri d'orologio e Forsberg si lancia sulla sinistra e, dopo aver temporeggiato, lascia partire il cross che trova Lustig che però viene murato sul più bello da Davies, mancando il 2-0. Solo questione di tempo: sugli sviluppi di un corner, al 58esimo, infatti ci sono ben due salvataggi sulla linea da parte di Taylor, che però non sono sufficienti ad evitare che Lustig stesso raddoppi il vantaggio. Al 76esimo esce finalmente fuori il team britannico: Bale, appena entrato, parte dalla destra e lascia partire un sinistro dai 35-40 metri che manca il bersaglio per questione di centimetri. 4 minuti dopo altra chance per l'ala del Real Madrid, che viene cercata da Huws (anche lui partito dalla panchina) con un cross, ma sul secondo palo viene fermata in una posizione promettente dal muro svedese. Dopo l'uscita di Ibra, con l'ingresso di Bale sull'altro fronte, una gara diversa. Evidente il calo svedese. Arriva comunque un'altra segnatura: merito di Guidetti (subentrato a Berg), che si invola in contropiede bruciando Ashley Williams e superando con un half-volley il portiere avversario Ward, fissando il risultato finale sul 3-0 all'86'.