Sedute intense, prosegue l'avvicinamento azzurro alla rassegna di Francia. Un ultimo test, con la Finlandia, poi la partenza per l'Europeo. Ieri, prove d'Italia. Conte alterna 3-5-2 e 4-4-2, varia interpreti e movimenti, per avere all'arco più frecce.
Il modulo di base è il 3-5-2, il gruppo ha nelle corde lo schieramento e gli effettivi hanno caratteristiche che si abbinano alla perfezione con le richieste del Ct. Barzagli - Bonucci - Chiellini, la cerniera difensiva non muta nemmeno in partitella. Si tratta del reparto di maggior caratura, poggia sulla compattezza della retroguardia la forza della nazionale azzurra.
In mediana, il tecnico propone Parolo, a dispetto delle indicazioni maltesi. Contro la Scozia, due giocatori di grande corsa, Florenzi e Giaccherini, il primo pronto ad accorciare in soccorso dei tre di difesa, il secondo abile nell'inserimento tra le linee "nemiche". Parolo è una carta diversa, ha più abitudine al ruolo e può giocare sia in un comparto a tre che a quattro. Il centrocampista della Lazio sa interpretare le due fasi di gioco e ha ottimi tempi in fase realizzativa. Ieri mezzala destra, con Giaccherini sul centro-sinistra. Il perno è De Rossi, ancora preferito a T.Motta. Dipende molto dalle condizioni fisiche del giallorosso. Se sta bene, De Rossi è elemento da cui non si può prescindere. Gioca in verticale, può interrompere la manovra altrui e rilanciare l'azione, può impostare abbassandosi al fianco dei difensori.
Nelle prove d'allenamento, esterni offensivi. Candreva a destra, ma soprattutto El Shaarawy a sinistra, in sostituzione di Darmian. Difficile ipotizzare però questa coppia al via, specie all'Europeo. Il rischio è di esporsi troppo.
Davanti, botta al ginocchio per Pellé, Conte medita un ribaltone, con Zaza - in palla - e Immobile a guidare l'attacco azzurro contro la Finlandia. La condizione di Eder - in costante calo - preoccupa, non mancano le alternative.
Con il passaggio al 4-4-2, inserimento di Darmian, con Florenzi e Candreva esterni a centrocampo. Schieramento accorto, due linee compatte. Qualità ai minimi termini, ma importante impatto fisico. L'Italia di Conte in sostanza.