Non solo Campionati Europei, quest'estate nel continente americano si torna nuovamente in campo per la Copa America, un anno dopo la vittoria del Cile. La CONMEBOL (Confederazione Sudamerica del Calcio), infatti, compie ben cento anni dalla sua nascita e per festeggiare la tripla cifra ha stabilito che la 45esima edizione dovesse prendere parte nel 2016. Il torneo si disputerà negli Stati Uniti dal 3 al 26 Giugno. Il Brasile si presenta alla manifestazione con una rosa totalmente priva di giocatori cardine come Thiago Silva e Neymar: difficile rammentare una Seleçao con così poca qualità. Il percorso verso la finale del MetLife Stadium è decisamente tortuoso per una nazionale, di fatto, nuova e senza un'identità ben definita. I verdeoro sono inseriti nel gruppo B insieme a Ecuador, Haiti e Peru; non un'impresa ardua l'accesso ai quarti, tutt'altro. Ciò che stupirebbe veramente oggi, sarebbe un trionfo finale con la Copa America inserita in bacheca, viste le altre nazionali consistentemente più oliate e preparate.
Brasile
Carlos Dunga stravolge la rosa, convocando nomi a sorpresa e lasciando a casa i calciatori simbolo di questa era verdeoro: Thiago Silva, David Luiz, Marcelo, Fernandinho, Roberto Firmino, Oscar e Neymar - risparmiato per le Olimpiadi - alcuni dei volti più rappresentativi della nazionale che il commissario tecnico ha deciso di escludere. Chiamate non ricevute in Italia per Alex Sandro, Hernanes, Luiz Adriano mentre l'unico selezionato nel nostro Paese è Miranda, il difensore nerazzurro sarà il leader della retroguardia brasiliana. Dani Alves, Filipe Luis, Coutinho e Willian sono arruolati nella spedizione in terra statunitense e dovranno in qualche modo garantire esperienza e lucidità nei rispettivi reparti. Convocazione per il talentuoso attaccante del Santos, Gabriel Barbosa: il classe '96 ha bagnato il debutto con una rete contro il Panama ed insidia Jonas per una maglia da titolare. Anche diversi infortuni per la Seleçao, oltre a Douglas Costa, rientrato a casa, altri tre tra cui spicca il nome di Ricardo Kakà. Il centrocampista dell'Orlando City ha riportato un infortunio muscolare nella sfida amichevole contro il Panama e sarà sostituito dal 26enne del San Paolo, Paulo Henrique Ganso.
I convocati
PORTIERI: Alisson (Internacional, BRA), Diego Alves (Valencia, ESP), Marcelo Grohe (Gremio, BRA)
DIFENSORI: Dani Alves (Barcelona, ESP), Rodrigo Caio (São Paulo, BRA), Fabinho (Monaco, FRA), Gil (Shandong Luneng, CHN), Filípe Luís (Atlético Madrid, ESP), Marquinhos (Paris Saint-Germain, FRA), Miranda (Inter, ITA), Douglas (Atlético Mineiro, BRA)
CENTROCAMPISTI: Renato Augusto (Beijing Guoan, CHN), Casemiro (Real Madrid, ESP), Philippe Coutinho (Liverpool, ENG), Elias (Corinthians, BRA), Luiz Gustavo (Wolfsburg, GER), Ganso (San Paulo, BRA), Lucas Lima (Santos, BRA), Lucas (Paris Saint-Germain, FRA), Willian (Chelsea, ENG)
ATTACCANTI: Gabriel (Santos, BRA), Hulk (Zenit St. Petersburg, RUS), Jonas (Benfica, POR)
Come dovrebbe giocare
Tra i pali non dovrebbero esserci grossi dubbi: il nuovo acquisto in casa Roma, Alisson, difenderà la porta brasiliana. Il 23enne ha fatto il suo debutto internazionale con la Seleçao nella vittoria per 3-1 contro il Venezuela nelle qualificazioni Mondiali. Il ritorno in nazionale di Diego Alves, dopo un lungo stop la ginocchio, metterà sicuramente pressione ad Alisson ma la sua titolarità, al momento, non è a rischio. Nella linea a quattro di difesa, i terzini saranno con ogni probabilità Filipe Luis e Dani Alves, ormai prossimo ad accasarsi alla Juventus. Nel cuore della retroguardia, Miranda guiderà il blocco con un ballottaggio abbastanza serrato tra Gil e Marquinhos. Nel modulo proposto da Dunga, a metà campo trova spazio un equilibratore come Luiz Gustavo, con il supporto massimo del madridista Casemiro ad interdire. Elias ricoprirà il ruolo di mezzo destro mentre Willian e Coutinho saranno gli esterni per regalare ampiezza e imprevedibilità alla squadra. In attacco, Jonas è in netto vantaggio sull'astro nascente Gabriel.
(4-1-4-1) Alisson; Dani Alves, Marquinhos, Miranda, Filipe Luis; Luiz Gustavo; Willian, Elias, Casemiro, Coutinho; Jonas.
Ecuador
Il ct della Tricolor Quinteros deve fare a meno del centravanti in forza all'Espanyol Caicedo ma può contare, rispetto allo scorso anno, sull'esperienza di Antonio Valencia e Mena. L'Ecuador sta disputando un girone qualificazione per i Mondiali 2018 da applausi, è in testa insieme all'Uruguay con 13 punti conquistati in sei match giocati. La Tricolor, al pari del Venezuela, è l'unica squadra sudamericana a non aver mai messo le grinfie sulla Copa America nonostante le 26 partecipazioni: i migliori piazzamenti sono stati due quarti posti nel 1959 e nel 1993. La nazionale de "El Profesor" vuole stupire in questo centenario anche se l'opinione pubblica non le regala grandi speranze. Non proibitivo comunque il passaggio del gruppo, anzi; dato che il Brasile non pare infondere timore nel cuore degli avversari, puntare alla prima piazza non è utopia. La forza degli ecuadoregni risiede sicuramente dalla cintola in sù, con un centrocampo amalgamato con esperienza, freschezza e velocità. Christian Noboa, centrocampista del Rostov, è senz'altro il cervello nella mediana di Quinteros, imprescindibile per il suo senso tattico e le sue letture di gioco. Rapidità e atletismo sulle corsie esterne, Jefferson Montero e Antonio Valencia garantiscono sia spinta sia copertura rendendo il classico 4-4-2 una molla vera e propria. Bolaños ed Enner Valencia sono le due punte sempre a tema 'fast and furious', infuocati in progressione offensiva gli attaccanti, rispettivamente di Gremio e West Ham, sono una spina nel fianco per ogni difesa avversaria.
I convocati
PORTIERI: Máximo Banguera (Barcelona, ECU), Alexander Domínguez (LDU Quito, ECU), Esteban Dreer (Emelec, ECU)
DIFENSORI: Gabriel Achilier (Emelec, ECU), Robert Arboleda (Universidad Católica, ECU), Walter Ayoví (Monterrey, MEX), Frickson Erazo (Atlético Mineiro, BRA), Arturo Mina (Independiente del Valle, ECU), Juan Carlos Paredes (Watford, ENG), Cristian Ramírez (Ferencváros, HUN)
CENTROCAMPISTI: Michael Arroyo (Club América, MEX), Fernando Gaibor (Emelec, ECU), Carlos Gruezo (FC Dallas, USA), Pedro Larrea (El Nacional, ECU), Fidel Martínez (Pumas UNAM, MEX), Ángel Mena (Emelec, ECU), Jefferson Montero (Swansea, WAL), Christian Noboa (Rostov, RUS), Antonio Valencia (Manchester United, ENG)
ATTACCANTI: Jaime Ayoví (Godoy Cruz, ARG), Miler Bolaños (Grêmio, BRA), Juan Cazares (Atlético Mineiro, BRA), Enner Valencia (West Ham United, ENG)
Come dovrebbe giocare
Dicevamo, 4-4-2 classicheggiante per Quinteros con esterni ficcanti e centrocampo di sostanza ed essenzialità. Tra i pali si posiziona Alexader Dominguez, portiere dell'LDU Quito; nel pacchetto difensivo composto da quattro elementi trovano spazio Juan Carlos Paredes, laterale destro del Watford, Gabriel Achillier, Frickson Erazo e Walter Ayovi. Ad affiancare Noboa in mezzo al campo dovrebbe esserci Carlos Gruezo, il giovane centrocampista del '95 in forza al Dallas anche se Cazares lo insidia. Sugli esterni Antonio Valencia e Jefferson Montero che dovranno necessariamente sfoggiare le loro abilità atletiche per provocare danni alle avversarie mentre in avanti Bolaños ed Enner Valencia saranno pronti a ricevere gli eventuali inviti provenienti dalle fasce.
(4-4-2) Dominguez; Paredes, Achillier, Erazo, W. Ayoví; A. Valencia, Gruezo, Noboa, Montero; Bolaños, E. Valencia.
Perù
Perù rivoluzionato dal commissario tecnico Ricardo Gareca, fuori molti calciatori della vecchia guardia come Juan Manuel Vargas, Jefferson Farfan e Claudio Pizarro mentre resiste impassibile il goleador delle ultime due edizioni di Copa America, Paolo Guerrero. I peruviani avrebbero potuto avere un reparto offensivo francamente più pungente se Gianluca Lapadula, capocannoniere del Pescara in Serie B, avesse accettato la convocazione in nazionale. Nelle manifestazioni del 2011 e del 2015, il Perù ha riscosso grande successo piazzandosi in entrambi i casi al terzo posto e confermando una sorta di attaccamento per il gradino più basso del podio (otto volte è finito 3°). La Blanquirroja non sta brillando nel proprio gruppo per i mondiali di Russia, ha ottenuto soltanto un successo contro il Paraguay ed occupa l'ottava posizione davanti alle sole Bolivia e Venezuela. Può e deve migliorare durante questo torneo celebrativo, strappare il ticket per il turno successivo, statistiche alla mano, è tra le code della Bicolor.
I convocati
PORTIERI: Carlos Cáceda (Universitario, PER), Pedro Gallese (Juan Aurich, PER), Diego Penny (Sporting Cristal, PER)
DIFENSORI: Luis Abram (Sporting Cristal, PER), Jair Céspedes (Sporting Cristal, PER), Aldo Corzo (Deportivo Municipal, PER), Christian Ramos (Juan Aurich, PER), Renzo Revoredo (Sporting Cristal, PER), Alberto Rodríguez (Sporting Cristal, PER), Renato Tapia (Feyenoord, NED), Miguel Trauco (Universitario, PER)
CENTROCAMPISTI: Armando Alfagme (Deportivo Municipal, PER), Adán Balbín (Universitario, PER), Cristian Benavente (Charleroi, BEL), Luiz da Silva (PSV, NED), Alejandro Hohberg (Universidad César Vallejo, PER), Andy Polo (Universitario, PER), Óscar Vilchez (Alianza Lima, PER), Yoshimar Yotún (Malmö, SWE)
ATTACCANTI: Christian Cueva (Toluca, MEX), Edison Flores (Universitario, PER), Paolo Guerrero (Flamengo, BRA), Raúl Ruidíaz (Universitario, PER)
Come dovrebbe giocare
E' un Perù estremamente nuovo e, quindi, di difficile inquadratura tattica. Le scelte di Gareca sono rivolte al futuro ma è la forza dei veterani a dover guidare la squadra, come quelli provenienti dal campionato peruviano, vale a dire Renato Tapia, Cristian Benavente e Christian Cueva. La difesa sarà coadiuvata da Christian Ramos, centrale forte fisicamente e di proprietà del Juan Aurich, e Alberto Rodriguez, esperto 32enne con un passato in Portogallo tra Braga, Sporting Lisbona e Rio Ave. Sulle corsie laterali di difesa la spinta di Corzo e Miguel Trauco. Occhio poi a Yoshimar Yotùn, il centrocampista del Malmö è stato provato dal ct Gareca anche da regista, e potrebbe guadagnarsi una maglia da titolare per il debutto contro Haiti. Punto fermo del progetto è Paolo Guerrero che nonostante qualche acciacco fisico guiderà l'attacco della Blanquirroja, per lui 26 reti in 69 apparizioni con la maglia della nazionale.
(4-2-3-1) Gallese; Corzo, Ramos, Rodríguez, Trauco; Tapia, Vílchez; Benavente, Cueva, Flores, Guerrero.
Haiti
La nazionale haitiana è al debutto assoluto per le fasi finali di Copa America, avendo superato nei playoff CONCACAF gli acerrimi rivali caraibici di Trinidad e Tobago. A dicembre c'è stato anche il passaggio di consegne sulla panchina di Haiti, panchina che parla sempre francese essendo passata da Collat a Patrice Neveau. Inutile dire che sia la vittima sacrificale del gruppo, la cosidetta squadra materasso che viaggerà negli Stati Uniti con l'intento di fare bella figura e chiudure dignitosamente il passivo. Il capitano della nazionale è Johny Placide, secondo portiere di proprietà Reims ma i giocatori di maggior talento degli isolani fanno parte praticamente tutti del reparto offensivo. Oltre a Kervens Belfort, ormai punto fermo dell'attacco, ci sono Jean-Eudes Maurice, ex del Paris Saint-Germain e Wilde-Donald Guerrier, centravanti del Wisła Cracovia.
I convocati
PORTIERI: Steward Ceus (Minnesota United FC, USA), Luis Valendi Odelus (Aigle Noir, HAI), Johny Placide (Reims, FRA)
DIFENSORI: Jean Sony Alcénat (Voluntari, ROM), Judelin Aveska (Atlético Uruguay, ARG), Alex Christian (Vila Real, POR), Romain Genevois (Nice, FRA), Reginal Goreux (Standard Liège, BEL), Kim Jaggy (Aarau, SUI), Mechack Jerome (Jacksonville Armada, USA), Stéphane Lambese (Paris Saint-Germain, FRA)
CENTROCAMPISTI: Jean Marc Alexandre (Fort Lauderdale Strikers, USA), Max Hilaire (Cholet, FRA), Kevin Lafrance (Chrobry Głogów, POL), James Marcelin (Carolina RailHawks, USA), Pascal Millien (Jacksonville Armada, USA), Soni Mustivar (Sporting Kansas City, USA), Sony Norde (Mohun Bagan, IND)
ATTACCANTI: Kervens Belfort (1461 Trabzon, TUR), Wilde-Donald Guerrier (Wisła Kraków, POL), Jeff Louis (Caen, FRA), Jean-Eudes Maurice (Hà Nội T&T, VIE), Duckens Nazon (Laval, FRA)
Come dovrebbe giocare
Sistema abbottonato per Neveau che manda in campo Haiti con un 5-3-2, ordinato ma difficilmente pericoloso per le nazionali più blasonate. In porta c'è il capitano Placide; nella folta linea a cinque spazio a Bertin a destra e Lafrance a sinistra con un terzetto di centrali composto da Christian, Jerome e Lambese. A centrocampo Soni Mustivar sarà il faro della squadra, posizionandosi davanti la difesa, e affiancato da Max Hilaire e Jean Marc Alexandre. In avanti tandem d'attacco formato da il veterano giramondo Maurice e la punta di diamante haitiana Kervens Belfort.
(5-3-2) Placide; Bertin, Christian, Jerome, Lambese, Lafrance; Hilaire, Mustivar, Alexandre; Maurice, Belfort.