Belgio e Finlandia danno vita ad una gara avvincente e ricca di azioni, con i ragazzi di Wilmots meglio messi in campo ma forse poco attenti in fase difensiva. Apre i giochi, al minuto cinquantatre, Hamalainen, li chiude in extremis Romelu Lukaku.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il solito 4-2-3-1 in cui spicca la presenza di ben sette giocatori militanti in Premier League: davanti a Courtois linea difensiva formata da Alderweireld, Denayer, Vermaelen e Vertonghen, mentre dietro l'unica punta Batshuayi ad agire c'è il trio Hazard-De Bruyne-Origi. Torna in mediana, affiancato da Fellaini, Witsel. Schematico 4-4-2, invece, per i giovanissimi ospiti, guidati dal clivense Hetemaj, proposto sull'out di destra, e dall'ex Lecce Eremenko, ora in forza al CSKA Mosca.
Primo tempo che vede un Belgio inevitabilmente più offensivo ed immeditamente pericoloso: al 7' grandissima occasione divorata da Bathusayi, che spara alto servito ottimamente da Origi. Un minuto dopo tenta la magia De Bruyne, che sfiora il palo destro impensierendo e non poco il portiere Hrdecky. Dopo un fase fiammante calano leggermente i ritmi, anche se al 21' sono sempre temibili i padroni di casa, con una punizione di Vertonghen che quasi sorprende l'estremo difensore finnico. E' solo Belgio, dunque, nella prima frazione, come d'altronde previsto ampiamente alla vigilia. Al 37' bel colpo di testa di Fellaini, palla deviata da Hrdecky. La prima frazione si chiude con i rossi sempre avanti, quando è Batshuayi a colpire un clamoroso palo non sfruttando al massimo l'ottimo traversone di Anderweireld.
La seconda frazione inizia invece in maniera clamorosa, con la Finlandia che riesce cioè a passare in vantaggio al 53'. Autore del gol, Hamalainen, bravissimo ad anticipare Vermaelen battendo Courtois. Inizio davvero sottotono per i ragazzi di Wilmots, non nuovi a certi blackout che potrebbero essere pagati in vista di gare più delicate. Al 60' ci prova con pericolosità Fellaini, il quale indirizza però alto non sfruttando l'angolo battuto da un attivissimo Mertens, entrato al posto di Origi. E' ormai un assedio belga, con i padroni di casa che non vogliono di certo sfigurare dando magari l'impressione di non essere in forma: al 63' azione personale di Anderweireld non conclusa in maniera positiva, due minuti dopo è scialbo invece il colpo di testa di Fellaini. In tutte le azioni c'è comunque lo zampino di De Bruyne, davvero ispirato e di sicuro osservato speciale fra un mese. La fase finale di gara vede un Belgio crescentemente pericoloso, ma mai realmente vincente al momento di concludere. Al 72' clamorosa occasione mancata da Benteke sugli sviluppi di un corner, che un minuto dopo gira di testa un cross di Hazard non preoccupando però il portiere della Finlandia. L'attaccante di casa è davvero poco preciso nonostante le tante occasioni ed infatti al 77' manda inspiegabilmente a lato praticamente a porta vuota. Errore molto importante, che frena ancora l'evolversi del risultato. Il tanto aggredire viene però alla fine ripagato dal Belgio che, finalmente, riesce a pareggiare all'88' grazie al solito possente Romelu Lukaku, davvero attento a ribadire in rete un'improvvisata parata di Hrdecky, sopreso dal tiro-cross di Mertens, vera spina nel fianco per i finlandesi. L'ultima azione di gara capita addirittura al 94' sui piedi di Mertens, che impegna il portiere avversario in una difficilissima parata.
Una gara sufficiente per entrambe le compagini, che appaiono comunque pronte in vista dei rispettivi impegni europei. Il Belgio ha dimostrato tutta la sua forza offensiva, ribadendo però l'ormai consueta fragilità difensiva e le tante occasioni mancate sottoporta. I ragazzi di Wilmots hanno proposto comunque un ottimo calcio, trovando però la decisa difesa della Finlandia, squadra arcigna e molto giovane. Migliore in campo per i padroni di casa, Mertens, per gli ospiti in evidenza Hamalainen.