A Malmoe, assaggio europeo per la Svezia. L'undici di Hamren affronta la Slovenia, primo passo verso la rassegna francese. Due fermate per rifinire la condizione, il 5 giugno il secondo test con il Galles. In panchina Ibra, in campo un ordinato 4-4-2. Lo spettacolo non è gradevole, senza Zlatan, i gialli perdono quella forza erculea, quella personalità che solo l'idolo di casa può offrire. Non manca la volontà, il risultato però - complice qualche defezione di troppo - è sotto le attese.
La Slovenia, per larghi tratti, ha il pallino del gioco e sfiora il vantaggio. Bezjak sfida uno contro uno Isaksson, ma è l'estremo difensore della Svezia ad avere la meglio. Prima quando si distende rapido e a mano aperta respinge il diagonale dell'attaccante - splendida intuizione di Ilicic nell'occasione - poi quando in uscita copre perfettamente lo specchio della porta. La migliore chance svedese, nei primi 45, è sui piedi di Durmaz. Botta da fuori, piuttosto centrale, che Belec allontana con i pugni.
Nel secondo tempo, la Svezia, con qualche accorgimento, cresce e limita l'incedere sloveno. Ilicic spaventa con un piazzato a giro, ma la palla non scende abbastanza. Sale poi al proscenio Guidetti. Al 58', prova il destro a dal vertice sinistro dell'area di rigore, ma non trova la porta, qualche minuto dopo si alza di testa e conclude da pochi passi, a coronare uno schema su punizione. La sfera sibila il palo e termina la sua corsa a lato. Il biondo centravanti si mette le mani nei capelli. Belec sventa l'ultima fiammata. Poche emozioni, senza Ibra.