La conquista dell'Undecima Coppa dei Campioni nella storia del Real Madrid ha compattato un ambiente intero, ebbro di gioia dopo l'esito dei calci di rigore della finale di Milano contro i cugini dell'Atletico. Ha avuto l'effetto di sanare momentaneamente attriti con la stampa, di stabilizzare la posizione di Florentino Perez, da grande imputato a talent scout nella scelta del nuovo allenatore, di mantenere salda la panchina di Zidane e di bypassare le polemiche sul rendimento di alcuni giocatori chiave della rosa merengue. Eppure non è tutto oro quel che luccica, o meglio, non è esattamente bene quel che finisce bene, perchè faide, accuse, dubbi e sospetti sono stati solo parzialmente spazzati via dal penalty decisivo di Cristiano Ronaldo. Proviamo a immaginare insieme cosa sarebbe accaduto se ad alzare la Coppa dalle grandi orecchie fosse stato l'Atletico Madrid.
COSA SAREBBE SUCCESSO
Il primo nodo da sciogliere sarebbe stato quello relativo alla questione allenatore. Oggi Marca, quotidiano sportivo vicinissimo alle cose di casa Real, individua nella "mano floca (o blanda)" di Zidane uno degli elementi principali del successo europeo, ricordando che con allenatori dalla personalità simile (Ancelotti e Del Bosque) erano arrivare le ultime Coppe dei Campioni della bacheca di Chamartin. Tutto corretto, se non fosse che solo fino a pochi mesi fa sia Ancelotti che Zidane erano tacciati di subire lo spogliatoio piuttoso che domarlo, in un ambiente che quasi rimpiangeva Josè Mourinho (oggi invece completamente dimenticato). Lo stesso futuro di Zizou appariva incerto, con Unai Emery dato in pole position per sostituirlo. Anche Florentino Perez sarebbe finito nel tritacarne della sconfitta, con nuove richieste di dimissioni o di un'accelerata sul fronte elettorale. Il destino di Cristiano Ronaldo e Gareth Bale sarebbe stato oggetto di lunghe discussioni, come già accaduto nelle ultime settimane, con il portoghese più vicino a Parigi che a Madrid. Molti degli errori più recenti sarebbero tornati ad occupare la scena mediatica, da quello relativo al mancato acquisto di David De Gea (questioni burocratiche) al caso Cheryshev, per non parlare del rischio della sanzione del mercato bloccato da parte della FIFA per irregolarità sul tesseramento dei giocatori minorenni. Fantacalcio? Dietrologia? No, solo il classico effetto Sliding Doors (o Match Point, se siete attenti cinefili), quello per cui un singolo evento, a seconda del suo dispiegarsi, conduce in una direzione piuttosto che in un'altra.
COSA SUCCEDERA'
Torniamo invece alla realtà, al mondo post 28 maggio e al rigore messo a segno da Ronaldo. Il Real Madrid ha ora definitivamente trovato un allenatore o, per essere più precisi, si è convinto della bontà del suo operato, e lo confermerà anche per la prossima stagione (Zidane ha un contratto che scade comunque nel 2018). Florentino potrà gestire con tutt'altro atteggiamento le polemiche interne ed esterne al club rispondendo come peraltro ha appena fatto a chi ne chiede le dimissioni facendo paragoni con i rivali del Barcellona ("Il Barça? Noi abbiamo vinto undici Coppe dei Campioni, loro cinque, quindi..", la chiosa presidenziale delle ultime ore). Cristiano ha ora scolpito definitivamente il suo nome nella storia del club, e le possibilità che il portoghese saluti il Bernabeu sono legate esclusivamente alla sua volontà. Anche le epurazioni, praticamente certe prima della finale, di Isco e James Rodriguez sono ora da ricalibrare, in un contesto in cui tutti vogliono rimanere e giocarsi il posto per la prossima stagione. Se il mercato non verrà bloccato dalla FIFA, sarà poi lecito attendersi qualche grande colpo in entrata: non solo Morata, che dovrebbe tornare alla base per essere poi girato altrove per monetizzare, ma anche e soprattutto Robert Lewandowski ed Eden Hazard, principali obiettivi di questo inizio di estate merengue. Non solo, sarà necessario trovare un terzino sinistro in grado di dare il cambio con continuità a Marcelo, decidere il destino di Raphael Varane e cercare un altro centrocampista di qualità da aggiungere ai titolari Modric, Casemiro e Kroos.