L'Italia continua a lavorare agli ordini di Antonio Conte a Coverciano per preparare l'Europeo e per guadagnarsi un posto nei 23 convocati finali per la spedizione in Francia. Oggi in conferenza stampa si sono presentati Pavoletti, Izzo e Sportiello, tre giocatori alla caccia di un sogno con la maglia azzurra.
Il primo a prendere la parola è l'attaccante del Genoa, reduce da una grande stagione: "Vengo da un buon campionato con qualche alto e basso per infortunio, sono felicissimo di essere qui e ce la sto mettendo tutta. Poi dovrà decidere Conte. L'Italia è piena di stranieri, gli italiani hanno sempre meno spazio ma sono ottimi. Io come Schillaci e Paolo Rossi? Sarebbe un sogno, ma ognuno ha la sua storia ed il suo cammino. Il mio è ottimo, spero di essere convocato ma dipenderà anche da questi giorni. Sono contento, è stata una rincorsa. Volevo essere presente e penso ad allenarmi bene. Se Conte avrà bisogno di me, potrà convocarmi lo stesso anche se non mi ha convocato prima." Pavoletti parla anche di Conte: "Conte capisce di calcio? Direi proprio di sì... Mi ha stupito il metodo di lavoro, la sua grinta, il suo piglio ed il suo carattere." Infine l'attaccante non vuole pensare al proprio futuro: "Oggi sono per la prima volta in Nazionale e devo pensare al futuro? Sarei bugiardo a dire che penso ad altro. Penso solo all'azzurro. Non penso al Mondiale, al giro azzurro, faccio fatica a pensare a stasera. Poi, finita questa pagina, ripartiamo pronti per lavorare per il Mondiale."
Arriva poi il turno di Izzo, altro pezzo di Genoa in questo stage di Coverciano: "Essere qui è molto bello, spero di convincere Conte, arrivo in questo stage con tanto sudore e lavoro. I tre dietro sono un vantaggio, visto che così gioca anche il Genoa ma deciderà il mister. Accetterò le decisioni del ct e del mister. Anche io, come Pavoletti, penso solo a far bene questi tre giorni, ad essere a disposizione del mister e del gruppo." Queste, invece, le parole di Sportiello: "Io voglio giocarmi le mie carte in questi giorni, cerco di imparare da Marchetti e Mirante. Voglio crederci, è il mio lavoro, ci spero e lo farò anche negli anni a venire. Sebastiano Rossi, è sempre stato un punto di riferimento e spero sarà un punto d'arrivo."