E' una festa che si riconferma di anno in anno quella del Benfica, per la terza stagione consecutiva campione di Portogallo. Le Aquile, l'hanno spuntata al termine di una stagione incredibilmente appassionante, con lo Sporting Lisbona dell'ex Jorge Jesus, che fino all'ultimo ha cercato di fare un dispetto ai suoi ex tifosi.
Il verdetto è arrivato ieri, nella casa delle Aquile, il Da Luz. Grazie al netto successo sul Nacional, 4-1 firmato dai gol di Pizzi e Jonas oltre che dalla doppietta di Gaitan, il Benfica si è riconfermata la squadra da battere all'interno dei propri confini. Tre successi negli ultimi tre anni che danno al club della capitale portoghese un grande vantaggio anche nell'albo d'oro della Primeira Liga, guidata con 35 titoli contro i 27 del Porto e i 18 dello Sporting.
Nonostante il cambio di guida tecnica, con l'avvento di Rui Vitoria dopo l'era Jesus, i rossi sono stati in grado di rispettare le attese della vigilia. Vitoria è stato bravissimo nel dosare le forze nel corso di una stagione che ha visto il Benfica protagonista anche in Champions League. I portoghesi infatti, dopo aver disputato una fase a gironi di alto profilo, hanno visto terminare la loro corsa solo ai quarti, per mano del Bayern Monaco. Sintomo della grande forza delle Aquile, è anche la qualità di una rosa composta da vecchi ed esperti senatori, e giovani promesse in procinto di sfondare.
Dopo molti anni, Luisao ad esempio, è ancora leader di un gruppo che si è rinforzato molto con gli arrivi di Julio Cesar, Mitroglu e Jonas. Proprio l'attaccante brasiliano è stato il protagonista assoluto della stagione con i suoi 31 centri in Primera che gli sono valsi il titolo di capocannoniere ed un posto tra i migliori marcatori d'Europa.
Altro protagonista della stagione, è stato senza dubbio Renato Sanches. Il giovanissimo centrocampista portoghese, ha affascinato mezza Europa con le sue doti fuori dal comune. Un mix tra potenza, intelligenza tattica, e qualità che hanno fatto sciogliere il Bayern Monaco e Carlo Ancelotti, che dalla prossima stagione lo avrà a Monaco. Non va dimenticato anche il ruolo di Nico Gaitan, vero è proprio faro offensivo della squadra con la sua qualità sopraffina e le sue giocate spacca incontro.
Insomma, un titolo meritato anche se sofferto, arrivato solo all'ultima giornata di una cavalcata emozionante e palpitante come poche. Alla fine però, quando c'è da alzare la Primeira Liga, il cielo si tinge quasi sempre di rosso con un'Aquila che accompagna la festa felice tra i coriandoli del Da Luz.