Pep Guardiola ha già vinto la Champions League, ma la sua avventura al Bayern Monaco necessita della consacrazione europea per entrare nella leggenda del calcio tedesco. La sensazione è diffusa un po' in tutto l'ambiente europeo del calcio e per una volta viene assecondata anche dallo stesso allenatore del Bayern.
In conferenza stampa, alla vigilia del primo atto della sfida contro l'Atletico Madrid di Simeone, Guardiola spiega: "Se non vinco la Coppa, il mio lavoro al Bayern Monaco non potrà dirsi completo. Ma qui sono diventato un tecnico e un uomo migliore." Si passa poi alla partita: "Sono bravi a difendersi, a ripartire... se lottano su due fronti, vuol dire che hanno tante cose positive. Sarà una partita difficile, ma divertente. Non affronto l'Atletico da cinque anni, ma la regolarità di questa squadra ha di fatto interrotto il dominio Barça-Real. Difendono bene, hanno giocatori veloci come Koke, ripartono forte in contropiede. Ma in campo non vanno gli allenatori, non sarà una sfida tra me e lui: sarà una sfida da 50 e 50. Non conterà il pubblico o l'arbitro, conta solo chi andrà in campo e come."
Qualche dubbio di formazione: "Boateng? Torna con noi dopo tre mesi e mezzo, siamo felici di riaverlo in squadra. Tutti i giocatori sono pronti per scendere in campo. Jerome è stato infortunato a lungo ma ha grande esperienza e personalità. Se è in forma fisicamente e mentalmente, è il miglior difensore al mondo. Decideremo domani se potrà giocare dall'inizio" Ancora considerazioni, poi, sulla gara in generale: "Siamo in una semifinale, non esistono avversari facili. Abbiamo grande rispetto per l'Atletico Madrid, non solo per le prove di quest'anno ma per quello che hanno fatto negli ultimi 4-5 anni. Sono arrivati al livello di Real e Barcellona. Faremo del nostro meglio per arrivare in finale."