Un ottimo Benfica stoppa allo Stadio Da Luz il più quotato Bayern Monaco che, in virtù del successo dell'andata, mette in cassaforte la qualificazione alle semifinali di Champions League. All'iniziale vantaggio di Jimenez, rispondono Vidal e Muller, che chiudono di fatto il discorso passaggio del turno. Rimette il match in parità, per i dragones, Talisca.
Padroni di casa che, per ovviare all'assenza forzata di Jonas, scendono in campo adottando un offensivo 4-2-3-1, con l'unica punta Jimenez sostenuto dalla folta trequarti formata da Salvio, Pizzi e Carcela-Gonzalez. Spicca, inoltre, l'assenza di Luisao in difesa. Modulo ulteriormente a trazione anteriore, poi, per il Bayern, che scende in campo preferendo un 4-3-3 pieno di importanti defezioni che hanno costreto Guardiola a cambi repentini: Javi Martinez e Kimmich centrali e Douglas Costa nei tre davanti. Presente nel ruolo di prima punta, invece, Muller. Gara inizialmente molto bloccata, con il Benfica capace di reggere l'urto bavarese anche perché sostenuto dal numerosissimo e chiassoso pubblico di casa. Tra i ventidue interpreti in campo il più pimpante è di sicuro Douglas Costa, acquisto estivo azzeccato dal Monaco capace di spingere e costringendo agli straordinari sia Salvio che Fejsa. Per attende la prima vera azione di match bisogna attendere però il 19', quando Muller conclude poco precisamente in porta non capitalizzando al massimo l'ottimo crossi di Lahm dalla destra. L'occasione sprecata non abbatte i bavaresi, ma trova anche la decisa risposta lusitana, con gli uomini di Vitoria abilissimi a passare in vantaggio alla prima occasione: minuto ventisette, lancio di Eliseu e guizzo di Jimenez che, eludendo i difensori avversari e trovandosi dinanzi ad una goffa uscita di Neuer, colpisce in rete facendo esplodere i propri tifosi. Il vantaggio anima i fantastici portoghesi che, quattro minuti dopo, potrebbero incredibilmente bissare, se Jiemenez non tirasse blandamente in prota non creando problemi ad un attento Neuer. Il Bayern Monaco è però squadra sapiente, come ha spesso dimostrato in altre occasioni e forte di tale atteggiamento cerca con pazienza la rete, giunta puntuale 38' grazie ad un gol di rapinda di Arturo Vidal, attento nel ribadire in rete un pallone smanacciato goffamente da Ederson. Tutto da rifare, dunque, per le Aquile, che terminano il loro primo tempo senza creare ulteriori azioni pericolose.
La seconda frazione inizia immediatamente con una doccia gelata per i padroni di casa, sotto già al 52' e con una qualificazione totalmente in salita. Autore del gol spezza-sogni, il solito Thomas Muller, che come un falco si avventa su un colpo di testa di Martinez accompagnando in rete il pallone. E' la rotta delle linee del Benfica, lentamente sbriciolatosi dinanzi a tale corazzata teutonica. Dieci minuti dopo il vantaggio, i bavaresi si rendono ancora una volta pericolosi, quando uno sfortunato Douglas Costa colpisce i legni a seguito di un bolide sganciato dal suo destro. L'unico, timido accenno di risposta portoghese, avviene un minuto dopo, quando Almeida conclude trovando la puntuale risposta del portiere bavarese. Non c'è storia, in questo secondo tempo: i bavaresi sono davvero una machina da guerra ed al 68' vedono annullarsi anche un gol a Muller a causa dell'originaria posizione di offside di Alaba al momento del cross. Quando tutto sembra indirizzato verso un trionfo tranquillo, il fulmine a ciel sereno: minuto settantacinque bellissima pennellata del neo entrato Tallisca e flebile spiraglio di speranza allo Stadio Da Luz. La fase finale di gara vede il Benfica offensivo più che mai per cercare un incredibile vantaggio salva-onore, con un Bayern che invece subisce un po' la controffensiva ospite. All'85' ancora pericoloso Talisca, ma la sua conclusione lambisce il palo alla destra dell'estremo difensore della nazionale teutonica. Tre minuti dopo potrebbe colpire Lewandoski, ma l'ultima occasione di gara capita al 93' sui piedi di Jovic, che non riesce però a colpire con velocità, spegnendo di fatto le ostilità di una gara bellissima ma inutile per i padroni di casa.
Un Benfica aggressivo, onorevole e mai domo esce non sconfitto contro un avversario di tutt'altra caratura, a dimostrazione che nel calcio nulla e mai scritto. Nonostante una qualificazione ormai andata, infatti, i dragones hanno onorato la prestazione, rendendosi a più riprese pericolosi e guizzanti. Tanti dubbi, invece, per i bavaresi: hanno giocato con il freno a mano tirato, oppure non sono più così imbattibili? Le semifinali ci diranno. Migliore in campo per i padroni di casa, Almeida. Per gli ospiti in evidenza Muller.