Alla fine basta De Bruyne. Così come all'andata il City di Manuel Pellegrini ha la meglio del Paris Saint-Germain di uno spento Zlatan Ibrahimovic. Gli inglesi ottengono il successo che gli permette di qualificarsi per la prima volta nelle semifinali della Champions, sfruttando al meglio armi che fino ad oggi non sembravano affatto nella faretra dei light blues: cinismo, compattezza e solidità difensiva. Armi che sono servite per avere la meglio dei transalpini in entrambe le gare, portate a casa con merito e dedizione.
Al termine del match, inevitabile la gioia del tecnico del Manchester, che torna in semifinale dopo esserci stato con il Villarreal: "Abbiamo giocato contro una grande squadra, disputando un grande match. Credo che la squadra abbia meritato la qualificazione nell'arco del doppio confronto, legittimando stasera quello che avevamo costruito all'andata. Sono davvero soddisfatto per quanto fatto questa sera, il club si merita un risultato così prestigioso".
Tuttavia, passaggio del turno tutt'altro che scontato, soprattutto dopo il rigore sbagliato da Aguero nel primo tempo. Pellegrini sottolinea questo aspetto ed elogia l'approccio e la mentalità dopo l'errore della sua squadra: "Siamo starti fedeli alla nostra filosofia di gioco. Certo, il momento dell'errore del rigore è stato un momento chiave ma non ci ha disunito, abbiamo continuato a fare il nostro gioco".
Dalla panchina al campo, dove ad essere decisivo è stato ancora una volta De Bruyne, che ha così parlato della vittoria e della qualificazione: "Abbiamo fatto un ottimo lavoro soprattutto a partire dalla difesa. Poi abbiamo segnato e controllato, sono felice della nostra prestazione. Semifinale? Non ci importa chi affronteremo, vogliamo vincere la Champions League".