Diego Pablo Simeone non vede l'ora che si disputi la gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Il risultato dell'andata, un 2-1 a favore del Barcellona maturato tra le polemiche per l'espulsione di Fernando Torres, può essere ribaltato in mezzo alla corrida del Vicente Calderòn, ma il tecnico dell'Atletico Madrid predica calma, nella consapevolezza che la qualificazione si giocherà su pochi dettagli: "Ogni volta che giochiamo contro i blaugrana - l'esordio in conferenza stampa del Simeone della vigilia - cerchiamo di apportare qualche variazione per metterli in difficoltà e provare a vincere la partita. Una gara del genere si vince facendo un gol in più dell'avversario. Tutto l'affetto e l'entusiasmo del pubblico sarà fantastico, ma i giocatori del Barcellona non si faranno trovare impreparati, sono troppo abituati a questo tipo di partite. Non so cosa accadrà domani, so solo che dovremo preparare l'incontro sfruttando le nostre caratteristiche e portare la sfida dalla parte che vogliamo: intensità, velocità e anche contatto fisico. Il Barça giocherà il suo calcio, noi il nostro".
"Abbiamo già vissuto esperienze simili - ha proseguito il tecnico argentino - ma quanto accaduto in passato (il riferimento è all'eliminatoria del 2014) inizialmente non influirà. Poi, a seconda di come evolverà il match, potranno riproporsi situazioni già verificatesi. La nostra gente sarà spettacolare come al solito, siamo abituati a vedere il nostro stadio pieno. I tifosi devono comportarsi come sempre, sappiamo cosa fare dopo il fischio iniziale dell'arbitro. Essere dell'Atletico significa essere perseveranti, competitivi, significa non dare mai nulla per perso, lottare nelle difficoltà ed essere consapevoli che ci sono avversari più forti: sono queste le basi per poter essere competitivi contro di loro". Quanto alle ipotesi di formazione, Simeone non si sbottona: "Dobbiamo trovare il modo di sostituire Fernando Torres e di controllare un giocatore straordinario come Luis Suarez - le parole del Cholo - abbiamo molte alternative di gioco e cercheremo di sfruttarle tutte. Possiamo giocare con il 4-4-2 o con il 4-3-3, sono a disposizione Correa, Ferreira Carrasco, tutte possibilità che valuteremo anche domani". Gli fa eco Gabi, guerriero di mille battaglie: "E' sempre difficile preparare una partita contro Leo Messi, ma noi siamo pronti a giocare con il Barcellona, non contro uno solo giocatore, anche se sappiamo che Messi fa la differenza in ogni zona del campo".
"Dobbiamo tenere a freno le nostre emozioni, possiamo farcela perchè abbiamo già giocato partite del genere. Ferreira Carrasco è molto migliorato, quando è arrivato era un giocatore molto fragile, ora ha imparato a competere ed è uno dei più importanti di tutta la squadra, anche perchè ha caratteristiche uniche. Ero certo che Fernando Torres ci avrebbe aiutato in questo finale di stagione, ecco perchè la sua assenza è pesante per noi, ma l'Atletico è sempre riuscito a superare con la forza del gruppo il forfait di altri giocatori importanti, come già accaduto con Godìn. La squadra va oltre il singolo".