Mentre in Italia tiene banco il caso Antonio Conte, con relativo borsino su chi sarà il prossimo commissario tecnico della nazionale, la Spagna di Vicente del Bosque - prossimo avversario nell'amichevole di giovedì a Udine - vive un momento decisamente più tranquillo. Anzi, è di queste ore la notizia che lo stesso selezionatore delle Furie Rosse (campione del Mondo e d'Europa) potrebbe anche continuare dopo la rassegna continentale, a dispetto di quanto dichiarato nei mesi scorsi riguardo al suo ritiro.
La Roja, così come è chiamata la Selecciòn spagnola, si presenterà contro gli azzurri senza Diego Costa, il brasiliano naturalizzato iberico poco prima degli ultimi campionati mondiali. Del Bosque ha assicurato che la mancata convocazione dell'attaccante del Chelsea non è dipesa da motivi disciplinari (presunto morso a Barry dell'Everton in FA Cup), ma a problemi fisici. Prime punte a disposizione del selezionatore spagnolo sono dunque Alvaro Morata, Paco Alcacer e il vecchio leone basco Aritz Aduriz, in un elenco dei convocati che presenta alcune novità rispetto al passato. La più rilevante è la chiamata in nazionale di Sergi Roberto, canterano del Barcellona e protagonista di un'ottima stagione in maglia blaugrana, che è andato a coprire la casella occupata da Andrès Iniesta, out per queste due settimane. Il resto della Roja è un mix di gioventù ed esperienza, con un unico vero dubbio, quello relativo al portiere. Con Sergio Rico del Siviglia come terzo estremo difensore, il ballottaggio - anche nel lungo periodo - è tra un Iker Casillas in declino e un David De Gea sempre più convincente nella sua crescita al Manchester United. In difesa Del Bosque può contare sul duo Piquè-Sergio Ramos, con Nacho e il giovane Bartra come riserve, mentre ha ancora più opzioni sugli esterni. A destra infatti Juanfran dell'Atletico Madrid parte in vantaggio rispetto a Mario Gaspar del Villarreal e ad Azpilicueta del Chelsea, mentre la corsia opposta è appannaggio di Jordi Alba, con lo stesso Azpilicueta che può comunque ricoprire quel ruolo.
Ma è a centrocampo che la Spagna ha costruito le sue fortune nell'ultimo ciclo. Con Xavi e Xabi Alonson che hanno abbandonato la nazionale, Del Bosque può sorridere per avere comunque un reparto di livello assoluto in cui miscelare l'esperienza di Sergi Busquets, David Silva e Cesc Fabregas con i volti (relativamente nuovi) di Koke, Thiago Alcantara, San Josè e Sergi Roberto, per una mediana che può schierarsi indifferentemente a tre, con il doble pivote, o con uno schermo davanti alla difesa e quattro uomini dietro la prima punta. Proprio quello del centravanti è al momento lo slot più ambito all'interno della Selecciòn. E' ormai dai tempi di David Villa che non esiste una prima punta titolare per i campioni d'Europa in carica, che hanno recentemente alternato Alvaro Morata e Paco Alcacer, con quest'ultimo che sta tuttavia pagando la stagione nerissima del suo Valencia. Ecco quindi spuntare il basco Aduriz, a segno con grande continuità con la maglia dell'Athletic, ma di certo non prima scelta per il futuro. Sugli esterni spazio ai vari Isco (anche se il malagueno può essere utilizzato anche da mezz'ala), Mata (che però allo United sta giocando in un ruolo più centrale), Nolito e Pedro. Insomma, per Vicente Del Bosque c'è solo l'imbarazzo della scelta, in particolare dalla cintola in su, dove il settore giovanile della Roja continua a sfornare talenti in serie, molti dei quali ora impegnati con la Sub 21.
Per dare un'idea della profondità del bacino cui il commissario tecnico spagnolo può attingere, basti pensare che in queste due settimane sono rimasti a casa giocatori del calibro di Santi Cazorla, Vitolo, Javi Martinez, Iniesta e Diego Costa, tutti infortunati, mentre non stati stati convocati per scelta tecnica Bruno Soriano, Nacho Monreal, Hector Bellerin, Lucas Perez, Juan Bernat, Gerard Deulofeu, Dani Carvajal e Aleix Vidal.