Pep Guardiola è passato per il calcio italiano e conosce bene pregi e difetti delle nostre squadre. Se c'era bisogno di una rinfrescata di memoria è arrivata la rimonta di Torino subita dal suo Bayern nella seconda parte della ripresa. Un risultato che sarebbe stato fantastico per i tedeschi è diventato così meno bello da vedere. Se non altro, però, aumenta ancora di più l'attesa per questa partita.
Gara non banale come spiega lo stesso Guardiola rispondendo alle domande dei giornalisti presenti: "Per noi sarà come una finale, così come per loro. Il risultato dell' andata è un buon risultato... avrei preferito un 0-5! Possiamo vincere o perdere, sono un privilegiato a giocare questo tipo di partite. E lo farò pensando a una partita dove si dovrà attaccare e difendere molto bene, sfruttando le debolezze di questa Juve. La Juventus è una squadra pericolosa sotto molti aspetti." Per portare al Bayern Monaco la Champions e lasciare così la Baviera con il trofeo che gli era stato chiesto all'inizio della sua avventura Guardiola non può fermarsi adesso: "E' la prima cosa che mi è stata detta da quando sono arrivato. Se non vinciamo domani non ci arriveremo. Ma sappiamo che possiamo fare bene e cercheremo di dare il meglio. Il risultati ci daranno ragione o meno." C'è ancora spazio per qualche considerazione sulla Juventus e sulle sue assenze: "Anche all'andata ha giocato Hernanes e a Torino non c'era neanche Chiellini. La Juventus rimane la squadra forte che è sempre stata. In Italia i bianconeri hanno vinto molto, ho giocato in Italia e so quello che ha fatto. Oggi, con o senza Marchisio non cambia molto. Alla Juve invidio l'atteggiamento difensivo, il talento di difendere anche in dieci il risultato. Con Bonucci, Barzagli, Hernanes. L'atteggiamento che Conte ha inserito nella mente dei giocatori."
Guardiola ha ancora qualche dubbio di formazione: "Robben? Non lo so ancora, vedremo domani. Meglio un giovane o un giocatore d'esperienza? L'esperienza conta, ma non è tutto. Si può sempre scegliere di mandare in campo una squadra giovane, ma equilibrata. C'è emergenza in difesa. Ribery vorrebbe giocare, è ovvio. Lui è stato fondamentale nel passato e quest'anno è stato importante in un paio di match. Devo ancora decidere Vidal è un giocatore molto importante per noi. Ci ha messo un po' per adattarsi a noi e noi conosciamo meglio lui. Dire ai giocatori che sono fuori in questo tipo di gare? Sì certo, è molto difficile. Amo la mia professione, ma odio questo tipo di scelte. Ci sono sempre giocatori che non giocano anche in Champions League ed è spesso difficile dire loro che non scenderanno in campo. Ma sono dei professionisti."