La catena di destra, uno dei punti di forza del Bayern Monaco, che presenta la partita. Phillip Lahm e Arjen Robben non sono solo dei veterani, ma anche dei punti di forza della squadra di Guardiola. Oggi i due hanno parlato in conferenza stampa, presentando la sfida, a partire dal capitano bavarese: "Abbiamo una classica contro una delle squadre più importanti d'Europa, è molto in forma. E' la mia numero 100 in Champions League, sono molto felice di guardare al mio passato. Le possibilità? Direi il 50%, la Juve ha avuto problemi a inizio stagione ma poi si è stabilizzata e ha fatto una serie di vittorie, già lo era al tempo del sorteggio. Dobbiamo cercare di vincere, per noi è una delle partite più difficili".
Lahm potrebbe anche duellare con un ex compagno con il quale ha vinto trofei importanti: "Con Mandzukic abbiamo festeggiato molte vittorie, è sempre bello ritrovare i compagni di successi. Bisogna avere rispetto per gli avversari e a maggior ragione per una squadra così di qualità e con un ottimo spirito di squadra, ci sono tanti giocatori che possono decidere la partita".
Il croato potrebbe però essere curato dal giovanissimo Kimmich, lanciato da Guardiola per rimediare all'emergenza in difesa: "Ha fatto delle ottime prestazioni, la squadra lo aiuta molto - spiega Lahm - E' aggressivo e molto bravo nelle triangolazioni, credo che il nostro allenatore abbia molte idee su come farlo giocare. Aspettiamo sempre i nostri giocatori più giovani, ha fatto sempre un ottimo lavoro in generale".
Dopo 99 partite, la competizione europea più importante è diventata la casa di Lahm, che la conosce bene e conosce anche le insidie: "In Champions League non ci sono partite semplici, la partita più difficile è stata la finale del 2013, abbiamo avuto molta pressione e non è stato semplice, venivamo da due finali perse. Lo stadio è bellissimo, mi aspetto una bellissima atmosfera. Era chiaro dal sorteggio che sarebbe stato difficile, sappiamo a cosa andiamo incontro, non ci importava dalla serie negativa. La serie positiva? In Champions League è diverso".
Inevitabile che in casa Bayern tenga banco un'altra questione, quella riguardante l'addio di Pep Guardiola a fine stagione: "Non credo abbia una grossa influenza, abbiamo i nostri obiettivi da raggiungere, ci concentriamo sul momento attuale e cercheremo di dare il miglior saluto al nostro allenatore, come con Heynckes. Guardiola cerca di raggiungere i massimi successi con la squadra, mi pongo positivamente verso il finale".
In realtà però lo spogliatoio bavarese è più preoccupato per gli infortuni, anche se resta la fiducia per Guardiola: "Nella squadra si parla degli infortuni che abbiamo, è un peccato ma non possiamo farci niente. L'allenatore deve schierare la migliore squadra. Quel che per me è importante è che io possa giocare, penso sia più importante che i giocatori della rosa abbiano qualità per giocare in Champions, tutti devono fare la loro parte indifesa".
Dopo i successi del Bayern negli anni recenti oggi potrebbe essere una partita diversa, più difficile per certi versi. Lahm, che c'era negli ultimi precedenti, ha così parlato: "Al momento sono cambiati gli equilibri, nel 2013 siamo andati avanti e hanno vinto, nel 2010 abbiamo giocato molto bene e abbiamo vinto, nel passato ho solo esperienze positive contro la Juve. La partita dura 180 minuti, bisogna uscire sul campo per vincere in ogni caso", chiude il capitano bavarese.
Anche Arjen Robben si espone sulla questione infortuni: "La scorsa settimana abbiamo dimostrato di poter sopperire alle assenze, vorremmo avere tutti disponibili ma non è possibile. La situazione non è facile ma dobbiamo cercare di affrontarla, il carattere di squadra è più importante delle assenze personali". E parla così di Paulo Dybala: "Penso che non sia l'unico giocatore in forma, bisogna fermare tutta la squadra, ha una tattica ben definita e giocatori talentuosi che possono fare la differenza".
Già, non solo Dybala, ma anche l'amico ed ex compagno Mandzukic: "Siamo contenti di vederlo, era nella nostra rosa quando abbiamo vinto, siamo ovviamente molto felici e cercheremo naturalmente di fare di tutto per fermarlo, lo terremo d'occhio".
Robben chiude invece parlando della sua condizione fisica dopo il rientro dall'infortunio e delle sue prestazioni: "Sono soddisfatto della mia condizione, quello che mi manca è trovare la via del gol, manca un po' di fortuna negli ultimi due incontri. L'importante è che segni qualcuno, ma non mi preoccupo. Siamo una grande squadra, l'importante è giocar per la squadra e far la mia parte".