Tutto in due notti. La fame di trionfi internazionali dopo aver monopolizzato un campionato contro la voglia di doppia rivincita, per la pessima situazione in classifica e per quanto accaduto l'anno scorso. Forse nessuno ha più motivazioni di Paris Saint-Germain Chelsea  tra le varie contendenti in questi ottavi di finale di Champions League. Il destino le ha nuovamente messe di fronte dopo averlo fatto anche lo scorso anno, anche questa volta andata a Parigi e ritorno a Londra. Lo scorso anno terminò 1-1 al Parc des Princes, poi la sfida si spostò allo Stamford Bridge e fu un 2-2 a dir poco thrilling, con la partita che si trascinò fino ai supplementari ma con i francesi in 10 uomini per il rosso rimediato da Ibrahimovic.

Già, quell'Ibrahimovic che si ritrova, insieme a diversi compagni, nell'occhio del ciclone per le dichiarazioni di Serge Aurier, che non hanno rallegrato l'ambiente e han messo l'ex Tolosa in una pessima posizione (difficilmente rimarrà a Parigi). Un ambiente che doveva essere sereno, disteso, concentrato solo su una partita fondamentale si è ritrovato invece scosso dalle dichiarazioni pesantissime. E così Laurent Blanc, definito peraltro "la checca di Ibra", perde un'alternativa importante sulla destra, anche se l'ivoriano è l'unico assente insieme a Lavezzi e probabilmente Pastore, non al meglio. Il tecnico parigino ha etichettato come "pietoso" Aurier e tutta la vicenza, preferendo rimanere concentrato sul match.

I dubbi di formazione espressi dal tecnico in conferenza stampa sono gli unici che dovrebbe portarsi dietro fino a sera, probabilmente fino a quando non comunicherà la formazione ufficiale. Come terzino destro, nella difesa a quattro davanti a Trapp, sono van der Wiel e Marquinhos a giocarsi una maglia da titolare, mentre a sinistra dovrebbe trovar spazio Maxwell e non Kurzawa. Coppia centrale tutta brasiliana con David Luiz e Thiago Silva. In mezzo al campo dubbio Verratti: in caso, pronto Rabiot a rimpiazzarlo. Non sono in dubbio invece l'arma in più Matuidi e l'equilibratore Thiago Motta. Davanti il tridente che fa spavento: Di Maria, Ibrahimovic, Cavani.

Il Chelsea vive un momento opposto a quello del Paris, specialmente sotto il punto di vista della classifica del proprio campionato: la qualificazione in Champions League resta un lontano ricordo, così come le due annate con Mourinho in panchina. Anche nella stagione 2013/14 i Blues incrociarono il PSG, ma non agli ottavi, bensì ai quarti, prima di essere spazzati via in semifinale dall'Atletico Madrid. Quella rimonta (3-1 al Parc des Princes, ribaltato con un 2-0 a Stamford Bridge) è sta vendicata lo scorso anno dalla compagine francese dal gol di Thiago Silva di testa nel recupero. Esiste un altro precedente che sorride ai Blues, nella fase a gironi della stagione 2004/05 le reti di Drogba (2) e Terry permisero alla prima edizione del Chelsea di Mourinho di aver la meglio sul PSG.

Oggi che la storia potrebbe darci altre risposte, ma la voglia di nuova vendetta dei Blues, che l'anno scorso erano quotati tra le favorite per la vittoria finale, è altissima. Non c'è più Mou, ma c'è Hiddink ora in panchina. Non cambia però l'idea tattica, visto che sarà ancora il solito classico 4-2-3-1. Tra i pali ovviamente Courtois, difesa in emergenza (out Zouma e Terry) con Azpilicueta che si allarga a destra con Baba a sinistra e Ivanovic-Cahill (entrambi già in rete al PSG) come coppia centrale. Mikel rileva lo squalificato Matic in mezzo al fianco di Fabregas, mentre Oscar, non al meglio, potrebbe partire in panchina. Alle spalle di Diego Costa potrebbero infatti partire Pedro (destra), Hazard (sinistra) e Willian (centralmente).