Le prime cinque prove sono state superate, alcune brillantemente, altre immeritatamente, altre ancora sono state punizioni troppo dure. Oggi è il momento della resa dei conti. La sorpresa dell'edizione 2015/16 della Champions League è arrivata al momento decisivo, il Gent affronta in casa lo Zenit, unica squadra a punteggio pieno in tutti i gironi, giocandosi un'incredibile qualificazione agli ottavi di finale. Facile non lo è, dipenderà anche dal risultato tra Valencia e Lione. Ma i belgi hanno buone chances di qualificarsi. Le possibili combinazioni che li favorirebbero, sapendo che hanno anche lo scontro diretto a favore (1-0 vittoria in casa, sconfitta esterna per 2-1), sono due: la prima è vincere, oppure non vincere e sperare che il Valencia non vinca.
Il profumo della storia è fortissimo anche per il tecnico Vanhaezebrouck, che non rivoluzionerà i suoi e insisterà sul classico 3-4-2-1, e ieri in conferenza stampa ha fatto comunque i complimenti alla squadra per quanto messo in campo: "Siamo fiduciosi di poter fare bene, daremo tutto per ottenere tre punti e qualificazione. Sarò soddisfatto se i miei giocatori metteranno in campo quel che han messo nelle scorse partite".
Lui certamente rispetto alle altre uscite non cambia affatto la sua filosofia di gioco e conferma modulo e uomini. Sels tra i pali, trio davanti a lui con Asare, Mitrovic e Nielsen, mentre Saief e Foket occupano le corsie laterali. In mezzo a fare legna la coppia Kums-Neto, mentre il tridente davanti è composto da Dejaegere, Milicevic e dalla punta Depoitre. I due trequartisti sono in dubbio, ma Vanhaezenbrouck è fiducioso, così come per Nielsen. Sono out Gershon, Matton e Pedersen.
Di fronte il Gent troverà una squadra che ha molto poco da chiedere, e sarà senza due dei quattro pilastri della squadra, perchè Hulk rimane a riposo in Russia, mentre Witsel è assente per squalifica. Out anche Smolnikov e Fayzulin. Villas Boas dovrebbe mandare in campo invece Garay a far reparto con Anyukov, Lombaerts e Criscito davanti a Lodygin. Yusupov accompagna Javi Garcia in mezzo, mentre Ryazantsev agisce sulla destra, con Danny sulla sinistra e Shatov al centro dietro a Dzyuba.
Il tecnico portoghese però nonostante la rinuncia al suo uomo più importante e più in forma non perde tempo e sa che i suoi hanno una grande occasione per entrar nella storia: "Possiamo essere il sesto club che chiude la fase a gironi a punteggio pieno, sarebbe un grande obiettivo, anche se quello primario resta raggiungere i quarti di finale".