Possiamo finalmente dirlo: la cura Klopp sta iniziando, eccome, a funzionare per il Liverpool. Dopo un inizio di stagione claudicante infatti, con soli 12 punti in 10 gare, i Reds sono riusciti a svoltare grazie all’allenatore di Stoccarda, capace di conquistare il doppio dei punti in soli 11 incontri. Un vero e proprio miracolo sportivo per una società gloriosa che però, da qualche anno, non riusciva a tornare grande. La partita di ieri in Capital One Cup ha quindi definitivamente rilanciato il Liverpool, uscito vittorioso per 1-6 dalla gara contro il Southampton, non di certo una formazione facile da domare.

Eppure, da come si erano messe le cose (gol di Mane al 1’ per i padroni di casa) nessuno avrebbe potuto immaginare un epilogo simile per questo quarto di finale. Dopo la rete subita, però, i Reds hanno dimostrato una mentalità vincente inculcatagli dal tedesco, segnando tre gol nel primo tempo e ripetendosi nella seconda frazione, con Sturridge ed Origi in evidenza ed autori di cinque gol in due. Non c’è molto da discutere, dopo un risultato del genere, se non domandarsi quali possano essere i limiti di una formazione capace di vincere 1-3 contro il Chelsea ed addirittura 1-4 all’Etihad, cadendo solo nel match casalingo contro il Crystal Palace, quando la gara terminò 1-2 a favore degli ospiti.

La rivoluzione del mago Klopp inizia dagli allenamenti e dalla tattica, vero punto di forza dell’allenatore che ha reso grande il Borussia. Certo, la rosa dei tedeschi e quella attuale del Liverpool non sono da buttare, ma un cambio di rotta così repentino non può che essere attribuito soprattutto all’allenatore. I Reds infatti hanno finalmente trovato il loro equilibrio, diventando più sicuri in difesa (solo 8 gol subiti rispetto ai 13 della precedente gestione) e ritornati letali davanti, grazie alle 21 marcature rispetto alle 9 segnate sotto la guida di Rodgers. Klopp infatti ha saputo valorizzare le singole individualità, inserendo nello storico zoccolo duro veri e proprio talenti come Ibe ed Origi, ennesimo talento della fucina belga classe 1995 ed autore di tre gol nel match di coppa. Il Liverpool vola e chissà fino a quando, di sicuro sarà difficile fermare una compagine così equilibrata e guidata, manco a dirlo, dal mago Klopp.