Non ci sono altre opzioni per la Dynamo Kiev questa sera. Un solo risultato aiuterebbe la compagine ucraina a rilanciarsi verso la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, ed è ovviamente la vittoria. Anche il Porto ha diversi buoni motivi per puntare alla vittoria stasera, come ad esempio quello che lo vedrebbe qualificato in caso di non sconfitta, anche con il pareggio. Gli ucraini condannati ai tre punti, i portoghesi che si potrebbero accontentare: al Dragao è tempo di scaldare i motori.

La squadra di Rebrov giocherà l'ultima gara in casa con il Maccabi mentre i ragazzi di Lopetegui andranno a Londra. In parole povere: o il Porto si qualifica stasera, oppure rischierebbe grossissimo. Questa è la situazione di classifica:

QUI PORTO - Julen Lopetegui vuole mantenere l'ambiente sereno e soprattutto i nervi saldi, e in conferenza stampa ricorda a tutti che i suoi non hanno ancora fatto nulla: "Arriviamo alla gara sapendo ceh non abbiamo ottenuto nessun obiettivo, giocheremo contro una buona squadra con tanti buoni giocatori, anche parte della Nazionale Ucraina. Dobbiamo dare il nostro meglio su entrambi i versanti per far risultato. Arriviamo al match con fiducia, è il più importante della stagione finora. Se facciamo le cose bene, possiamo vincere".

In favore del tecnico spagnolo c'è anche un'infermeria quasi vuota. Quasi, perchè l'unico assente è Maicon, centrale e capitano di questa squadra. A sostituirlo nella difesa a quattro davanti a Casillas sarà Marcano, che comporrà la linea con Maxi Pereira, Martins Indi e Layun. Danilo Pereira, Ruben Neves e Imbula sono il trio della cerniera di centrocampo, mentre davanti i soliti noti: André André, Aboubakar e Brahimi.

QUI DYNAMO - Rebrov tiene alta la concentrazione, ma allo stesso tempo prova a togliere un po' di pressione alla squadra, conscio dell'importanza della gara: "All'andata non eravamo al top, abbiam sbagliato qualcosa in difesa, ma ho mostrato gli errori ai giocatori e sono pronti. Il presidente ha detto che è la gara più importante della stagione, ma se non vinceremo non sarà la fine del mondo. Faremo del nostro meglio. Proveremo a trarre vantaggio dai punti deboli del Porto. Aboubakar? Gran giocatore, ma noi affrontiamo la squadra, non il singolo".

Se l'infermeria del Porto è quasi vuota, lo stesso non si può dire di quella della Dynamo, ma tutto sommato non può ritenersi sfortunato Rebrov, che ha una rosa ampia e mette in campo un 4-3-3 molto competitivo. Davanti a Shovkovskiy, ormai un'istituzione, giocano Danilo Silva, Dragovic, Khacheridi, Antunes (assente Vida). Out Kranjcar, il trequartista nelle idee di Rebrov: si gioca a tre in mezzo, il trio della nazionale Ucraina sceso in campo contro la Slovenia all'andata: Garmash, Rybalka e Sydorchuk. Davanti la punta sarà Kravets, occhio ai suoi lati a Derlis Gonzalez e Yarmolenko. Out Burda, Morozyuk e Myakushko.

I PRECEDENTI - Non la possiamo definire un classica, ma di certo quella tra Porto e Dynamo Kiev non è una partita banale. Siamo al quarto doppio confronto della storia in Champions League: il primo arrivò nella semifinale del 1987, e passò il Porto (che poi vincerà la coppa) con una doppia vittoria per 2-1. Nella fase a gruppi del 2008 arrivarono due vittorie esterne e nel 2012 3-2 interno del Porto e 0-0 in Ucraina. Bilancio per ora favorevole al Porto, che non ha mai perso a Kiev, ma occhio che la Dynamo ha già vinto in Portogallo...