Giorno di vigilia in casa Barcellona. La quinta tornata di Champions oppone i bluagrana alla Roma di Garcia, prima e seconda forza del raggruppamento al momento, con i catalani a quota 10, in pieno controllo. Un tuffo nel passato recente inaugura la conferenza di Dani Alves, non manca un passo indietro, al Clasico del Bernabeu, con il Barcellona padrone del campo e il Real sonoramente fischiato dal pubblico blanco.
"Il morale è alto, dopo avere vinto il Clasico, è una gara molto equilibrata, difficile e dura. Quando vinci si rinforza la tua fiducia, la sensazione di avere lavorato bene, a prescindere dalla gara. Quando sono in gioco i tre punti è importante ottenerli, per l'obiettivo finale, è la storia del calcio".
L'esterno brasiliano sottolinea i rischi di un'affermazione ampia. Il Barcellona deve superare l'euforia post gara, la sbornia da 4-0, per interpretare nel modo opportuno le prossime uscite, a partire dalla gara di Coppa.
"Le vittorie ti indeboliscono, ti fanno credere e pensare cose irreali, e quando perdi è lo stesso. Va benissimo avere ottenuto i tre punti, ma la meta è un'altra, se vinci una gara come questa e non poi titoli non hai fatto nulla. Non vengo qui a rinforzare un rivale, sono molto forti, quanto più ferito è più pericoloso diventa. Se non ci fosse il Real Madrid in campo, il Barça dovrebbe inventarlo"
Dani Alves allontana le sirene di mercato, dopo le incomprensioni dei mesi precedenti, il terzino verdeoro si cuce addosso la divisa blaugrana e non manca di lanciare qualche stoccata, ribadendo la sua forza.
"Sono rimasto per il bene di molti e il male di altri, qui sembrava ci fosse una campagna per buttarmi fuori. Io sono forte e insisto, quando qualcuno gareggia con me di solito perde. La mia passione è superiore... se qualcuno vuole conoscere la mia storia, metta il nome su Google. È più intelligente di molti".
Un commento anche sul recupero di Messi, pronto a dar man forte in Champions ai compagni, dopo lo scampolo di partita con il Madrid. Il Barcellona può compiere un ulteriore salto di qualità, non mancano piccoli ritocchi da ultimare per completare la crescita.
"Solitamente la squadra si conosce solo nell'ultima riunione, la gara è importante ma non finisce tutto lì. È importante il recupero, ci siamo riusciti. Noi siamo esigenti, pensiamo di potere fare meglio, ma da molto tempo non sento commenti del tipo "Il Barça va malissimo", è un po' di partite che non prendiamo gol, prima non eravamo scarsi, ora non siamo così fenomenali".
Ad introdurre la sfida con i giallorossi, l'elogio a Florenzi, autore di un gol meraviglioso nella gara d'andata. Dani Alves rende merito al giocatore della Roma e non chiude a un suo approdo al Camp Nou.
"Se venisse adesso saremmo in troppi nel mio ruolo... scherzi a parte, è un grande giocatore, ha molta qualità. Ha un piede eccellente, è un giocatore da tenere molto in conto, tutti quelli che verranno nella nostra squadra saranno i benvenuti. Lo sport è di squadra, se tutti siamo sorridenti è una cosa perfetta".
Infine, un pensiero per Keita e Maicon. Il primo, per anni punto di riferimento nel Barcellona, il secondo, collega di reparto e di Nazionale. Il confronto tra Barcellona e Roma mette di fronte anche i due migliori interpreti nel ruolo di esterno basso di difesa dell'ultimo decennio.
"Io li rispetto moltissimo, per tutto quello che abbiamo vissuto insieme, hanno grande qualità da parte loro, giocano un buon calcio. Abbiamo un rapporto di rispetto, con Maicon c'è un buon feeling, è un onore giocare contro di lui".