La cartolina che giunge da Bruxelles ritrae un'Italia bifronte, bella e d'attacco nella prima frazione, stremata e alle corde nel finale in trincea. Volti diversi, medesimo spartito. Piace l'approccio, gente che a testa alta sfida il Belgio, che bussa alle porte dei primi della classe e mette in mostra un palleggio educato. Il piacere di giocare la palla, senza chiudere porte e portoni in ritirata. Il quadro perde lucentezza nella ripresa, quando il Belgio, a ondate, spezza il fortino difensivo, poco protetto e spesso in balia degli eventi. Cala l'intensità, la corsa viene meno e il tasso tecnico incide sulla partita. Ottimismo quindi, almeno per i 60 minuti iniziali, sul resto appunti e lavoro, unica cura possibile. Un 3-1 di novembre può risultare utile la prossima estate.
Il secondo impegno prevede l'incrocio, martedì al Dall'Ara, con la Romania. Avversario di altra caratura, occasione quindi per valutare profili non utilizzati in Belgio e concedere respiro ad alcuni fedelissimi. Conte studia qualche ritocco, utile a consolidare certezze di modulo e di formazione, senza per questo inficiare la struttura ormai consolidata della sua Nazionale. Fondamentale chiudere il cerchio in netto anticipo per lanciare una volata fruttuosa verso il prossimo impegno continentale.
Tre volti nuovi, questo al momento l'exit poll più probabile. Nel comparto di difesa, Barzagli rileva De Sciglio. Con l'inserimento del centrale bianconero, Chiellini scivola a sinistra, con Bonucci seconda forza in mezzo e Darmian a completare il pacchetto a destra.
Due novità in mediana. Nella zona nevralgica, senza Pirlo, Verratti e De Rossi, difficile rinunciare a Marchisio. L'investitura è evidente e il Principino si prepara ad indossare, anche domani sera, panni da regista. Al suo fianco, Soriano parte un'incollatura avanti a Parolo. Conte vuol valutare l'impatto del blucerchiato in un centrocampo a due o a tre. Sulle corsie, Florenzi e El Shaarawy. Il Faraone scalpita e punta a rilevare Candreva.
Eder - Pellè a supportare il peso della fase d'attacco. Si parte con il 4-4-2, ma non è da escludere il cambio in corsa, con l'avanzamento di El Shaarawy. La duttilità di Florenzi amplia la scelta a disposizione di Antonio Conte. Fischio d'inizio alle 20.45.