Sembrava impossibile, ma ce l’aveva fatta. Ma se per l’Arsenal conquistare punti contro il Bayern Monaco tra le mura amiche era difficile, come deve essere farlo all’Allianz Arena? Un’impresa o giù di lì. Eppure i Gunners sono quasi condannati a vincere, o quantomeno strappare un punto, perché un’eventuale vittoria dell’Olympiakos contro la Dinamo Zagabria (in Croazia) complicherebbe le cose, specialmente pensando all’ultima partita al Pireo, quella che sulla carta potrebbe essere decisiva.
Il Bayern potrebbe tranquillamente mettersi in un angolino a guardare le contendenti giocarsela per il secondo posto? No, perché anche la squadra di Guardiola potrebbe rischiare in caso di sconfitta, anche se poi è difficile immaginare passi falsi contro Olympiakos e Dinamo. Ma mai dire mai in Champions League. I Gunners ci proveranno, ci devono provare, di fronte c’è forse la squadra più forte dell’intera Europa. Non si può sapere come finirà, ma lo spettacolo è garantito.
QUI BAYERN – Sembrava altrettanto impossibile fermare la corsa del Bayern Monaco in campionato, inarrestabile e cinico nelle prime 10 giornate con 10 vittorie, prima dello stop alla Commerzbank-Arena. Firmato: Eintracht Francoforte. E anche con qualche brivido. La squadra di Guardiola sta mostrando i primi segni di umanità, dopo aver giocato da alieni gran parte dei primi due mesi di stagione. Era arrivato il primo stop anche in Europa, firmato ovviamente dall’Arsenal quindici giorni fa, quel 2-0 firmato da Giroud ed Ozil che ha fatto gioire l’Emirates. Ma il Bayern non ci sta: bisogna tornare al 9 maggio per trovare l’ultima sconfitta in casa, 0-1 contro l’Augsburg, ma con il campionato già vinto. Un evento raro, non unico, ma raro.
QUI ARSENAL – In pochi si sarebbero aspettati un rendimento del genere da parte della banda di Arsene Wenger, la quale non conosce il pareggio (manca dal 24 agosto) ma ha imparato a vincere, specialmente in Premier League, dove è capolista a quota 25 punti in 11 partite alla pari con il Manchester City. Il momento dei Gunners è tra i loro migliori in assoluto, stanno riuscendo a dare continuità di risultati, così come accaduto nella seconda parte della stagione scorsa. Un inizio stentante, un settembre con qualche passo falso di troppo in Champions (2-3 casalingo con l’Olympiakos, 2-1 sul campo della Dinamo), ma poi una netta ripresa. E l’onda lunga può decisamente aiutare anche stasera.
PROBABILI FORMAZIONI – I padroni di casa arrivano alla partita non nelle migliori condizioni fisiche possibili, ma nonostante le assenze sembra che Guardiola debba comunque fare delle rinunce importanti, come quella ad Arturo Vidal, che non dovrebbe trovar spazio nel 4-2-3-1 dello spagnolo. Neuer tra i pali, difesa a quattro davanti a lui con Lahm e Alaba larghi, Boateng e Javi Martinez centrali. Xabi Alonso sarà il perno del centrocampo accompagnato da Thiago Alcantara, con Robben, Muller e Douglas Costa ad agire alle spalle di Lewandowski. In lista infortunati ci sono Gotze, Ribery, Rode, Badstuber, Bernat e Kirchhoff.
Se quella di Guardiola sembra una lista lunga, quella dell’Arsenal fa spavento. Ospina, Bellerin, Arteta, Wilshere, Rosicky, Chamberlain, Ramsey, Walcott, Welbeck. Nove indisponibili pesantissimi per un Wenger che non ha scelte obbligate, ma quasi. Tra i pali però Cech non si discute, così come la difesa composta da Debuchy (che sostituisce Bellerin) a destra, Monreal a sinistra e il duo centrale Koscielny-Mertesacker. Coquelin darà protezione a Cazorla in mezzo al campo, mentre con Ozil e Sanchez sulla trequarti giocherà Joel Campell, già in gol nel weekend in campionato. Davanti unica punta è Olivier Giroud.