"Può succedere di perdere a Londra, ma domani sarà un'altra partita, e con i nostri tifosi a sostenerci siamo in grado di vincerla". E' un Pep Guardiola visibilmente caricato dalle ultime delusioni europee e tedesche quello che si presenta nella classica conferenza stampa di vigilia. Domani sera, le luci della Champions illumineranno l'Allianz Arena per l'arrivo dell'Arsenal di Wenger, che nell'ultima gara dell'Emirates aveva dato un dispiacere all'ex mister del Barcellona. 

"Spero che tutto andrà per il meglio. Penso che in Inghilterra abbiamo giocato bene. Ma quando giochi a livelli così alti puoi mettere in conto una sconfitta. Abbiamo davanti a noi 90 minuti per avvicinare la qualificazione agli ottavi di finale di Champions, quello di domani sarà il primo passo".

Il Bayern Monaco che si affaccia alla nuova edizione della Champions con i soliti favori del pronostico sembra una squadra nuova nelle motivazioni e nella convinzione rispetto a quella della precedente versione. Guardiola analizza proprio questo aspetto, sottolineando alcune cause che non hanno permesso ai bavaresi di giocarsela fino in fondo l'anno scorso. 

"Rispetto alla passata stagione la differenza è che ora ho più giocatori disponibili. I miei giocatori sono stati degli eroi per me. Abbiamo avuto 13, 14 infortunati in tre competizioni. Francamente troppi per pensare di battere il Barcellona".

Sui Gunners e sul loro tecnico Arsene Wenger, Guardiola parla così: "Loro giocano molto con passaggi alti per la testa di Giroud, noi non dovremmo permetterli di farlo come è invece accaduto nella gara di andata. Sicuramente non verranno qui per parcheggiare l'autobus davanti alla loro porta, ma attaccheranno per vincere la partita. L'Arsenal è un top club europeo. Wenger? E' un grande manager. Purtroppo non mi ha mai allenato, per cui non posso dire nulla su quelle che sono le sue qualità. Ma lo ammiro molto, è da tanto tempo che guida l'Arsenal e ha grande esperienza".

Infine, a chi gli chiede se domani scenderà in campo per 'proteggersi' pensando al pareggio piuttosto che a scoprirsi a caccia della vittoria, il mister risponde così: "Non sono mai andato in campo per pareggiare. Se alla fine arrivasse un pareggio ok, ma faremo tutto il possibile per conquistare i 3 punti in palio".

Gli hanno fatto eco in conferenza stampa Thiago Alcantara e Javi Martinez, che hanno sottolineato l'aspetto psicologico, oltre che di classifica, della gara: "Non siamo arrabbiati dopo la sconfitta di Londra. Saremo aggressivi e cercheremo di vincere la partita, ma non c'è rabbia da parte nostra. Quella di domani è una partita molto importante per loro e per noi, dobbiamo vincere, perché altrimenti ci raggiungerebbero in classifica. Personalmente non so ancora dire a che percentuale sto, sono vicino al 100% e non sento nessun dolore".