Chiudere il discorso qualificazione, dare una decisa spallata al Borussia e sfruttare il confronto tra City e Siviglia. La Juventus vola in Germania con pensieri positivi, cavalca l'onda del gol di Cuadrado e allontana paura e polemiche. Ad attendere i bianconeri, al Borussia Park, l'undici di Schubert, timoroso ad inizio stagione e ora spavaldo, irriverente, merito del lavoro di un tecnico in grado di rivoltare una squadra in piena crisi. 

La Champions, numeri alla mano, condanna i tedeschi. Un punto in tre partite - il pari di Torino - meno sei dalla signora, meno cinque dal City. Serve un'impresa per riassorbire chi guida. C'è però volontà di stupire, cogliere un successo di prestigio nella notte d'Europa. 

"Io personalmente, non guardo la classifica, si tratta di una gara che disputiamo davanti al nostro pubblico, in casa, una gara che vogliamo vincere. La classifica a dire il vero non mi interessa più di tanto. Forse per gli osservatori ci possono essere brividi, ma è una gara che semplicemente noi vogliamo vincere, l'approccio è questo e poi dopo forse si potrà guardare la classifica".

Schubert riconosce la forza della Juventus, ma non nasconde il buon momento dei suoi. L'obiettivo è chiaro, evidenziare le difficoltà palesate dagli uomini di Allegri in questo scorcio di stagione, attraverso un meticoloso lavoro di squadra. 

"Sicuramente la Juventus è una grande squadra, non ci sono dubbi su questo. Poi i successi recenti o anche passati, non è che contino tanto in una gara così. Ci concentriamo sulla partita di domani, domani si affrontano due buone squadre e noi cercheremo di mettere in difficoltà questa Juve, creando pericolo, perchè noi abbiamo l'obiettivo di vincere questa partita. Tra l'altro bella musica di film, credo di conoscerla. Grande squadra, grande qualità individuale, tattica, quindi una bella sfida che ci aspetta. Dovremo adattarci alla flessibilità tattica della Juventus. Abbiamo un'idea per farlo, spero che questa idea sia buona. Poi bisognerà risolvere la situazione di uno contro uno, ma ripeto, non guardo tanto su quanto accaduto anni fa, è una buona squadra, forse con un inizio di stagione non tanto convincente, noi invece abbiamo sempre più stabilità nelle nostra fila e cercheremo di mostrarlo domani in campo".

Jantschke, botta alla spalla nella gara di Torino, è a disposizione.

"Rispetto alla gara di Berlino, nessun cambio. Jantschke si sta riprendendo, Korb è andato dal medico e non sappiamo ancora come sta esattamente per domani".

Il tecnico sveste poi i panni del mago e elogia il lavoro d'insieme, solo attraverso la collaborazione di ogni effettivo si può raggiungere un risultato.

"La magia nel calcio esiste ma questo è il nostro lavoro, di concentrazione. I maghi poi si trovano in campo. Abbiamo osservato e studiato la Juve. Abbiamo un'idea collettiva di come giocare, poi vediamo se quanto pensato sarà utile".

Ridere. Elemento che non può mancare nel calcio. Schubert cancella musi lunghi e cattivi pensieri, lo sport torna a essere, in primis, divertimento. Su queste basi poggia la risalita del Borussia. 

"Abbiamo analizzato la situazione e visto che serviva tanto umore per sopravvivere. Tutti i ragazzi hanno cominciato a giocare per divertimento e una carriera è lunga senza. E' importante avere questa filosofia, puoi avere periodi neri ma non devi mai smettere di credere in te stesso, mai perdere il piacere di giocare. Quando c'è concentrazione si può fare. E'importante sapere ridere di noi stessi".

Infine, un'annotazione tattica, il Borussia spinge con più giocatori, senza rinunciare all'equilibrio, in questo senso importante il lavoro dei due esterni bassi.

"Attacchiamo più alto, posizionati più in alto. Ci sono già inserimenti, c'è una certa presenza nell'area di rigore per concludere. Molto movimento sulle fasce. L'importante è concludere e attaccare ma non tutti insieme".