Nel girone più equilibrato sembrano esserci gerarchie già ben definite. Il gruppo H sembrava sulla carta quello in cui le carte in tavola sarebbero state facilmente rimescolabili, magari con qualche sorpresa. Eppure, fin'ora, nulla. Lo Zenit dall'alto della sua esperienza europea sta facendola da padrone: vittoria esterna per 3-2 sul campo del Valencia, poi 2-1 interno con il Genk. Un attacco di fuoco con un Hulk da due gol e due assist nelle prime due uscite, come da tradizione da quando è arrivato Villas-Boas.
A cercare lo sgambetto al Petrovskiy arriva l'Olympique Lione, una delle possibili sorprese di questa edizione ma che fin'ora sta decisamente giocando sotto i suoi abituali standard, così in campionato come in coppa. Un punto nelle prime due uscite, quello ottenuto sul campo del Gent sbagliando anche un rigore nel finale. Nella seconda gara ci ha pensato il Valencia a battere la squadra di Fournier e prendersi i tre punti. E oggi ai francesi serve una vittoria, alla loro prima contro lo Zenit.
QUI ZENIT - Per Villas Boas le scelte sembrano abbastanza delineate, anche se c'è ancora il dubbio Criscito, che ha un problema al piede e potrebbe rimanere fuori. In caso, pronto Neto a sostituirlo nella linea a quattro che prevede anche Anyukov, Garay e Lombaerts davanti a Kerzhakov. Garcia e Witsel saranno la diga davanti alla difesa, con Hulk, Shatov e Danny in appoggio all'unica punta Dzyuba.
QUI LIONE - Molti più dubbi per Fournier, che non può contare su svariati uomini: Fekir, Bedimo, Bisevac, Grenier, Kalulu, Fofana e probabilmente anche Morel. L'assena di quest'ultimo costringe Jallet a spostarsi sull'out di sinistra difensivo, quindi nella linea a quattro davanti a Lopes insieme all'ex PSG ci saranno Rafael a destra e la coppia centrale con Umtiti e Yanga-M'Biwa. In mezzo nel rombo Gonalons vertice basso, Valbuena vertice alto, Darder e Tolisso interni. Davanti vicino a Lacazette c'è Beauvue.