L'esultanza veemente di Conte, il sorriso di Darmian. L'Italia allontana la minaccia azera, mette in cassaforte successo e qualificazione. Nell'urlo del Ct un concentrato di rabbia e orgoglio, un calcio alla pressione esterna, una rivincita sullo scetticismo diffuso. L'Italia si conferma "animale da qualificazione", suona la sinfonia n.49 e si scrolla di dosso la paura di un finale in volata.
Il cammino che conduce in Francia si conclude questa sera, all'Olimpico. Nella capitale, sbarca la Norvegia di Hogmo, in piena corsa per un risultato di prestigio. Due punti dividono l'undici scandinavo e la Croazia, con la Norvegia che intraprende l'ultimo rettilineo in testa. Modric e compagni, di scena a Malta, chiedono aiuto alla pattuglia azzurra.
Sul piatto, per la nostra Nazionale, un girone più confortevole in terra transalpina. Italia e Belgio partono spalla a spalla per una casella tra le teste di serie, ma Conte è costretto a inseguire e deve staccare, questa sera, il temibile Belgio. Si passa da un risultato migliore o da una scarica di reti - 4 in più della compagine di Hazard e Kompany - per griffare un posto nell'elite d'Europa.
Rispetto all'uscita con l'Azerbaigian, Conte rivoluziona l'undici iniziale. Non rischia Pirlo, out Verratti, Parolo K.O, stiramento al flessore. Senza De Rossi, in regia si rivede Montolivo. Il modulo è il 3-5-2, caro al Ct ai tempi della Juventus. Il blocco bianconero dirige il comparto di difesa, con Buffon protetto dai fedelissimi Barzagli, Bonucci e Chiellini (80 in Nazionale per lui).
Ai lati di Montolivo, Soriano e il tuttofare Florenzi, a sinistra De Sciglio, a destra Darmian. Nessuna sorpresa sul fronte d'attacco: senza Berardi e Insigne, Conte conferma la fisicità di Pellè e la qualità di Eder. Parte dalla panchina El Shaarawy.
4-4-1-1 per la Norvegia. Senza Hogli, Helland e Diomande, Hogmo si affida a Nyland tra i pali, in difesa, da destra a sinistra, Elabdellaoui, Hovland, Forren, Alesaami. Tettey e Johansen cerniera di mezzo, Skjelbred sulla corsia di destra, Berget sull'out opposto. Il 10, Henriksen, alle spalle di Soderlund.
"L'Italia è una delle squadre più forti in Europa, soprattutto in casa, ma siamo fiduciosi. Solo vincendo ci metteremmo al sicuro dall'assalto croato: faremo il massimo, di più non possiamo promettere. Dobbiamo avere pazienza e attaccare con equilibrio", così Hogmo presenta la gara di questa sera.
Fischio d'inizio alle 20.45, arbitra il tedesco Brych. Nei giorni del toto-Ct, con Conte pronto al passo d'addio dopo l'Europeo francese, l'Italia si chiude e allontana spifferi giornalistici. Qualificata, ma affamata, diversa, eppur competitiva. Battere la Norvegia, attaccare, a distanza, il Belgio, Roma si tinge d'azzurro.