Difficile pensare di insidiare chi parte così nettamente favorito, ma nulla è impossibile. Il girone comandato dal Chelsea, con il Porto immediatamente alle sue spalle, sembra chiuso, ma occhio alle insidie. La Dynamo Kiev vuole infatti prepotentemente inserirsi in questo lotto, e in teoria avrebbe le carte in regola per farlo, mentre il Maccabi Tel Aviv deve cercare di costruir la sua classifica in casa per conquistare un posto agli ottavi di finale di Champions League 2015/16. Per questi motivi lo scontro diretto di stasera assume una grande importanza, non solo per rompere l'equilibrio che regna fino ad ora negli scontri diretti: due pareggi su due nell'Europa League 2011/12, nella fase a gironi. Ma ora è tutto diverso.

I padroni di casa per questa sfida dovrebbero assumere un atteggiamento piuttosto difensivista, puntando soprattutto sulle ripartenze, tattica non esattamente riuscita nella gara d'esordio sul campo del Chelsea ma unica possibile per evitare che sia la Dynamo a ripartire. L'uomo chiave, vertice del 4-2-3-1, sarà Eran Zahavi, nel ruolo di unica punta. In mediana potrebbe mancare Nosa e in dubbio c'è anche Rajkovic. Sulla difesa e sui mediani non dovrebbero esserci grossi dubbi, gli interrogativi di Jokanovic riguardano l'attacco, dove Ben Basat potrebbe esser lasciato fuori, anche se ci sono ancora poche certezze.

Svariate assenze per quanto riguarda la Dynamo Kiev, tre le quali Belhanda e Teodorczyk. Rebrov ha comunque a disposizione una rosa ampia e competitiva, quindi l'undici che scenderà in campo non sarà da sottovalutare per chiunque. Tra i pali l'esperto Shovkovskiy, con davanti a lui la linea a quattro composta da Danilo Silva, Dragovic, Kacheridi e Antunes. In mezzo al campo c'è Miguel Veloso, affiancato da Rybalka, con Garmash sulla trequarti insieme a Gusev e Yarmolenko, mentre davanti parte Kravets.