Nel primo match del girone H della Champions League 2015-2016, lo Zenit San Pietroburgo allenato da Andrè Villas Boas passa al Mestalla di Valencia, sconfiggendo i padroni di casa per 3-2. Incontro deciso a pochi minuti dalla fine da una staffilata di Axel Witsel, dopo che i pipistrelli avevano rimontato uno svantaggio di due reti a inizio secondo tempo.

Nuno Espirito Santo parte con un 4-3-3 che prevede Domenech in porta, una linea di difesa a quattro composta da Joao Cancelo, Abdennour, Mustafi e Gayà, un centrocampo a tre dove capitan Parejo è affiancato da Javi Fuego ed Enzo Perez, mentre in attacco Feghouli e Piatti si schierano ai lati di Alvaro Negredo. Lo Zenit risponde con una squadra a trazione anteriore, imperniata sulla coppia Hulk-Dzyuba in avanti, con Danny trequartista e Witsel a dare geometrie al centrocampo insieme a Smolnikov e Javi Garcia. In difesa spazio a Criscito sulla sinistra, e al duo di centrali Garay-Lombaerts. L'inizio è tutto per gli ospiti: al 9' minuto Danny accelera sulla trequarti e serve Hulk. L'attaccante brasiliano si libera di Joao Cancelo e lascia partire un diagonale che non lascia scampo a Domenech. Il vantaggio galvanizza la formazione russa, con Witsel e ancora Hulk vicinissimi al raddoppio, e Gayà costretto agli straordinari contro Smolnikov. A una manciata di minuti dalla fine del primo tempo Hulk riceve da Dzyuba e spara un vero e proprio bolide verso la porta avversaria: stavolta Domenech non può nulla, con il pallone che si insacca sotto la traversa.

Alla ripresa delle operazioni Nuno Espirito Santo cambia Javi Fuego e Piatti per Andrè Gomes e Paco Alcacer, e si vede subito un altro Valencia, per spirito e aggressività. Joao Cancelo accorcia le distanze al minuto numero 55, quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo tira da posizione defilata sorprendendo il portiere Lodygin, colpevolmente fuori posizione in attesa di un cross. Al 71' Rodrigo rileva Feghouli e due minuti più tardi Andrè Gomes si inventa il gol del pareggio. Servito in profondità verso la linea di fondo sul lato sinistro dell'area avversaria, il portoghese rientra rapidamente sul destro per calciare in maniera secca nell'angolo più lontano. Lodygin non è perfetto neanche in questa circostanza, e i padroni di casa fanno 2-2. Neanche il tempo di esultare per la rimonta compiuta, che i valenciani subiscono la rete beffa di Axel Witsel, che dal limite trova un destro preciso che bacia il palo e si infila alle spalle di Domenech.

Il finale è un assedio del Valencia, interrotto solo dalla girandola di cambi di Villas Boas. Lo Zenit espugna il Mestalla e si porta in vetta al girone H, rovinando la festa per il ritorno alla fase a gruppi di Champions dei padroni di casa, ora attesi dalla prossima trasferta di Lione per rimettersi subito in carreggiata.