Con una lettera inviata ai presidenti e ai segretari delle federazioni affiliate alla FIFA, Michel Platini ha ufficialmente deciso di candidarsi alla presidenza del massimo organismo calcistico mondiale. L'attuale presidente della UEFA ha reso praticamente ufficiale una voce che girava da molto tempo, da quando Joseph Blatter si era dimesso per la prima volta, prima di cambiare idea e successivamente tornare di nuovo sui suoi passi. Un altro calciatore dunque si mette in corsa, dopo che anche Diego Maradona aveva accarezzato l'idea di presentare la sua candidatura, ipotesi tutt'altro che improbabile comunque.
L'iter burocratico, cominciato già in queste ore con la lettera, per candidarsi ufficialmente alla presidenza della FIFA dovrà terminare entro il 26 ottobre 2015, mentre l'elezione si svolgerà al Congresso Straordinario FIFA di Zurigo il 26 febbraio 2016. Questo il contenuto della lettera spedita da Platini:
"È stata una decisione molto personale, valutata attentamente, in cui ho soppesato il futuro del calcio accanto al mio futuro personale. Sono stato guidato anche dalla stima, dal sostegno e dall’incoraggiamento che molti di voi mi hanno dimostrato. Nella vita ci sono momenti in cui bisogna prendere il destino nelle proprie mani, mi trovo in uno di questi momenti decisivi, in una serie di frangenti ed eventi che stanno plasmando il futuro della FIFA. Nell’ultimo mezzo secolo o pressapoco, la FIFA ha avuto solo due presidenti. Questa estrema stabilità è quasi paradossale in un mondo che ha vissuto sconvolgimenti radicali e in uno sport che ha subito grossi cambiamenti dal punto di vista economico. Tuttavia, gli ultimi fatti costringono l’organo supremo di governo del calcio mondiale a voltare pagina e ripensare alla sua amministrazione. Mi candido con entusiasmo e convinzione, ma anche con l’umiltà di una persona che sa di non poter vincere da sola".
Il francese è in carica al vertice dell'UEFA dal 2007 e sotto la sua gestione sono stati diversi i cambiamenti avvenuti. Ora Le Roi si prepara a puntare più in alto e si propone come il candidato principale ad oggi.