Poteva andare meglio, ma soprattutto poteva andare molto peggio. Proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno e, se da un lato abbiamo incontrato una delle squadre più forti del lotto delle prime, di certo non ci si può lamentare delle quattro restanti squadre che fanno parte del gruppo di qualificazione verso il Mondiale che si giocherà in Russia nel 2018. Oltre agli iberici agli azzurri toccheranno Albania, Israele, Macedonia e Lichtenstein.
L'Italia di Antonio Conte, con ogni probabilità sarà chiamata a giocarsi contro le furie rosse il primato nel girone, dando per scontate, cosa tutt'altro che semplice, le altre otto sfide di andata e ritorno contro le altro quattro sfidanti. Molto interessanti le sfide che parranno la nobilitate dell'ItalConte in Israele e Macedonia, campi piuttosto ostici che assomigliano molto a quelli di Norvegia e Bulgaria che abbiamo affrontato nel girone di qualificazione agli Europei. Discorso a parte merita, invece, l'Albania, da considerare a tutti gli effetti la mina vagante del girone. La crescita della squadra del nostro Gianni De Biasi è esponenziale e la presenza di molti oriundi azzurri nella Nazionale albanese fortifica e quantifica il valore di una squadra da tenere con un occhio di riguardo.
"Affrontare un avversario del valore della Spagna deve rappresentare un grande stimolo per la Nazionale e per tutto il movimento calcistico italiano". Questa l'analisi del commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte al termine del sorteggio. Poche e semplici parole, che non spostano l'attenzione dell'ex mister della Juventus dall'obiettivo principale e più imminente: "Il nostro primo pensiero adesso deve però essere rivolto alle gare di qualificazione a Euro 2016 e dobbiamo dare il massimo per conquistare l'accesso alla fase finale".
Non esita invece a commentare in maniera più soddisfacente il raggruppamento il cittì dell'Albania, De Biasi: "Ci aspetta un girone difficile, come del resto lo è stato per le qualificazioni alla fase finale degli Europei. L'Albania dovrà giocare le proprie carte, ma la cosa più curiosa è che molti albanesi fanno il tifo per l'Italia. Per noi, dunque, sarà come un derby, così come lo sarà contro la Spagna, dove giocano diversi albanesi". Rispetto si, ma nessuna forma di riverenza verso gli avversari più blasonati: "Ritengo che l'Albania debba giocarsela con tutti. Chi temo di più fra la Spagna e l'Italia? Entrambe hanno un elevato tasso tecnico, non lo scopro certo io. Però, le partite non sono mai scontare e il risultato è sempre in bilico. Vedremo come arriveremo a quell'appuntamento, come saremo cresciuti nel frattempo; e vedremo, alla fine, chi riesce a conquistare la qualificazione". Per De Biasi, però, il girone non finisce a Spagna ed Italia e non sottovaluta le altre avversarie: "Per niente ci aspettano delle rogne anche contro Israele e la Macedonia. Diciamo che ci è toccato un girone competitivo e stimolante".
I precedenti - Si tratterà di un girone all'insegna della novità, in quanto quasi mai nel cammino verso un Mondiale le squadre si sono scontrate. Ennesimo confronto tra Spagna ed Italia, che però mai si sono affrontate nel corso delle qualificazioni ad un Europeo o verso un Mondiale. 33 i confronti ufficiali fra le due, l'ultimo nel marzo di un anno fa vinto dalla Spagna. Il bilancio è in pareggio: 10 vittorie iberiche, 13 pareggi e 10 successi azzurri. Nessun precedente, invece, sia con la Macedonia che con il Lichtenstein e, fatta eccezione dell'ultima partita di Genova, vinta per 1-0, anche contro l'Albania. Per quanto riguarda invece Israele i precedenti con l'Italia sono 3, con gli azzurri avanti nel computo con due vittorie e un pareggio. Ultima gara con gli azzurri: 11-06-1970, Italia-Israele 0-0.