Comincia a scricchiolare sempre di più la macchina burocratica del Fair Play Finanziario voluta da Michel Platini. Ieri è arrivato infatti il secondo colpo di scena nel giro di una settimana: il 23 giugno il tribunale di Prima Istanza di Bruxelles aveva sospeso la break even rule sui 30 milioni di deficit, ora, la massima federazione europea ha deciso di svincolare il Paris Saint-Germain dalle sanzioni inflittegli.
E' una decisione clamorosa, che ha destato non poco scalpore all'interno degli ambienti calcistici e non solo: basti pensare che i francesi insieme al Manchester City sono state le squadre che nella scorsa Champions League di più hanno subito le sanzioni, come la riduzione della lista UEFA a 21 nomi ed un limite di deficit che non doveva oltrepassare i 60 milioni. A riferire ciò sono stati i quotidiani francesi “L'Equipe” e “Le Parisien”.
Viene da chiedersi ora, in maniera più che legittima, il perché di questo doppio passo indietro; secondo alcuni la sospensione della pena ai danni del PSG è da rintracciare nella buona condotta finanziaria, senza far ricorso e cercando sin da subito di rimettere a posto i conti.
Senza più vincoli ora gli sceicchi hanno campo libero, potranno spendere più che mai, inseguendo, nel caso del PSG, Pogba ed il sogno impossibile Cristiano Ronaldo.