Risultato finale più sorprendente difficilmente ci poteva essere: la Svezia vince gli Europei Under-21 per la prima volta nella sua storia, eliminando il grande favorito Portogallo, che nelle semifinali aveva regalato una "manita" alla poderosa nazionale tedesca. In una partita, soprattutto nei 90 minuti, dominata proprio dai portoghesi, alla fine gli svedesi, più lucidi nei supplementari ma anche nei calci di rigore, portano a casa il trofeo.
La partita inizia subito col Portogallo che cerca di dominare, cercando il gol, proprio come ha fatto contro la Germania. Dopo soli 3 minuti, Ricardo è il primo a creare un pericolo, con un tiro dentro l'area che passa di poco al lato, e poi al 7' il capitano Sérgio Oliveira colpisce la traversa in seguito ad una punizione battuta splendidamente. La Svezia invece, cerca di chiudersi, giocando con le linee molto strette - non più di 7/8 metri tra settori - e Bernardo Silva, una delle stesse della classe, non riesce a trovare lo spazio per smarcarsi e mettere palle per Cavaleiro e Ricardo, che devono giocare quasi l'intera partita spalle alla porta. Non ci sono più occasioni così clamorose, soprattutto dalla parte del Portogallo, che vede sempre un difensore spazzare via in qualche modo ogni volta che riesce a mettere qualche palla buona tra le linee dei svedesi. Gioca sul filo del fuorigioco, Ivan Cavaleiro ci finisce per ben 5 volte nel primo tempo, e la Svezia cercava solo di colpire in contropiede, creando più pericolo con le incursioni di Tribbling e anche del solito Guidetti, che non molla mai un pallone. Il primo tempo finisce 0-0, con 61% di possesso palla per i portoghesi, oltre a 8 tiri in porta e 4 calci d'angolo, contro zero degli svedesi, che riescono a tirare in porta solo per 3 volte.
La ripresa è proprio una fotocopia del primo tempo: Portogallo che inizia subito con un ritmo alto, e la Svezia che si chiude bene e risparmia le sue energie, mossa decisiva. La prima grande occasione del secondo tempo però, appartiene proprio alla Svezia, al minuto 53': dopo una palla lunga giocata verso l'area di rigore, Thelin serve Guidetti più arretrato e che di prima calcia al volo, con la palla che non passa molto lontano dalla porta di José Sá. Nello stesso minuto, Sérgio Oliveira calcia forte a 30 metri dalla porta, e la palla va di un soffio al lato. Pochi minuti dopo, il CT portoghese Rui Jorge rischia facendo entrare il più offensivo Tozé, al posto proprio di Sérgio Oliveira, e Iuri Medeiros per Ivan Cavaleiro. Proprio questi due subentrati creano subito pericolo: prima Iuri, che controlla una palla dentro l'area di rigore, cerca di saltare l'uomo e guadagna un calcio d'angolo, in seguito, Tozé recupera la palla e proprio da fuori area la calcia forte, con Carlgren che riesce a stoppare senza troppi problemi.
Al minuto 64, Iuri, dopo aver minacciato per la prima volta, sulla destra, salta un difensore svedese, cerca la diagonale e con un sinistro potente vede la palla passare vicinissima al palo della porta di Carlgren, che non poteva fare nulla. In questo momento, la Svezia inizia a svegliarsi, e al 74' guadagna il primo calcio d'angolo, dopo una buona incursione di Khalili. Al minuto 85' l'ultima grande occasione per il Portogallo: dopo una buona giocata collettiva, João Mario, vicino all'area di rigore, calcia forte ma ancora una volta la palla va sopra la traversa. Due minuti dopo, il solito Guidetti crea un autentico caos nell'area portoghese, e con un tocco sottile cerca di metterla dentro, ma José Sá fa la sua miglior parata di questa partita ed evita così un gol quasi fatto. La partita va così ai supplementari, e lì definitivamente i portoghesi appaiono troppo spenti, ed è la Svezia che riesce a dominare e a creare più pericolo, ma la difesa portoghese si dimostra sempre molto lucida e compatta, evitando così il gol della Svezia. Il ritmo però è naturalmente più basso, soprattutto dalla parte dei portoghesi, che non riuscivano neanche ad avvicinarsi all'area di rigore.
Inevitabilmente, la partita va ai calci di rigori, e lì, la Svezia vince per 4-3, con William Carvalho, forse il miglior giocatore di questo Europeo, insieme a Bernardo Silva, che vede Carlgren parare il suo rigore e regalare così il primo Euro Under-21. Per i portoghesi un'altra finale persa e tante lacrime alla fine, imitando così la "generazione d'oro" di Luis Figo e Rui Costa, che nel 1994 perse la finale di questo torneo contro l'Italia.