Svezia e Portogallo raggiungono l'ultimo atto della rassegna continentale, al termine di due partite segnate da un numero elevato di reti e giocate di pregevole fattura. I lusitani incrociano in semifinale la Germania, una battaglia tra due filosofie, due scuole di pensiero. Il talento del Portogallo, talvolta spinto all'eccesso, contro la forza teutonica. La scuola tedesca vive una sorta di età dell'oro, con la Nazionale maggiore sul tetto del Mondo e l'Under da tempo capofila tra le rappresentative di categoria. In Rep.Ceca, va in scena però un monologo portoghese.
I teutonici subiscono una severa lezione, 5 reti che rimandano la Germania e esaltano il Portogallo. Bernardo Silva e Ricardo staccano i tedeschi nella prima frazione, ma è a cavallo dei due tempi che si consuma lo schiaffo decisivo. I lusitani ampliano il vantaggio in chiusura, con Cavaleiro, e pochi secondi dopo il ritorno in campo firmano la quarta segnatura con Joao Mario. La Germania ha ormai poco da chiedere alla partita e arriva così anche l'ultimo squillo, a nome Ricardo Horta.
Una rete in meno per la Svezia, che si impone 4-1 sulla Danimarca. Qui c'è più partita, perché dopo l'uno-due svedese, griffato Guidetti - Tibbling (decisivo l'apporto di Guidetti in questo caso), arriva il gol di Uffe Bech. La Danimarca prova a concretizzare la rimonta, ma a 7 dal termine Quaison spinge in finale la Svezia. Al 95', punto esclamativo di Hiljemark.
Svezia e Portogallo si ritrovano dopo il pari del girone, un pari amaro per l'Italia di Di Biagio. 0-0 e tutti avanti, con buona pace degli azzurri, fuori dopo la scellerata sconfitta d'esordio con gli scandinavi e il pari con i lusitani (vittoria inutile nell'ultimo turno con l'Inghilterra). Ora la finale, per il titolo Europeo.
Svezia - Danimarca 4-1
Portogallo - Germania 5-0