L'Under si ritrova, dopo due partite, tra color che son sospesi. Vincere può non bastare, perché a Uherske Hradiste si affrontano Portogallo e Svezia e l'incubo biscotto è all'orizzonte. In caso di vittoria azzurra, basta a un pari a lusitani e scandinavi per procedere a braccetto verso la semifinale europea, staccando così anche il pass olimpico.
Numeri, calcoli che intaccano l'ambiente azzurro, Di Biagio, in conferenza stampa, non perde la naturale compostezza e fa leva sui progressi mostrati dalla Nazionale nella seconda uscita con il Portogallo, dopo la disastrosa sconfitta d'esordio. L'Italia può sedersi con merito al tavolo del G8 europeo, per qualità e gruppo, ma fin qui si è chiusa in un bozzolo, impaurita. Serve, a questo livello, una forte impronta caratteriale, non a caso il Ct ottiene risposte quando si affida a ragazzi abituati alla massima serie, a un confronto di campo importante.
Ipotizzare l'undici azzurro per la gara con l'Inghilterra - anche la squadra di Southgate non può sbagliare, dopo lo stop nel primo incontro con il Portogallo e il successo di misura sulla Svezia - non è semplice, perché tante sono le alternative al vaglio del tecnico. Il blocco difensivo resta il medesimo, con Romagnoli al fianco di Rugani e Bianchetti in panchina. Zappacosta e Biraghi sulle corsie laterali.
A centrocampo, con Sturaro ancora fermo per squalifica, conferma per Cataldi, il giocatore di maggior talento in mediana, e Benassi, la sorpresa del secondo match. La mezzala del Torino garantisce dinamismo e inserimenti, una scossa emotiva a una squadra in cerca d'identità. Per il ruolo di regista, Viviani si fa sentire alle spalle di Crisetig.
Resta da risolvere il nodo del comparto d'attacco. In 180', solo un gol per l'Italia, con Berardi dagli undici metri. Tante opportunità, poca concretezza. Di Biagio pensa a Trotta dal primo minuto, conferma certa per Berardi sull'out di destra, un punto interrogativo a sinistra. Battocchio risente della lunga stagione di B, Bernardeschi non può essere al top, Verdi pare a tratti acerbo. Belotti è il panzer per un assetto più spregiudicato. Scelta a poche ore dal fischio d'inizio.
In casa Inghilterra, Southgate prepara il consueto 4-2-3-1. Kane è il riferimento offensivo, alle sue spalle agisce un terzetto composto da Redmond, Carroll e Lingard. Cerniera di centrocampo con Ward-Prowse e Chalobah, davanti a Butland, Jenkinson, Stones, Gibson e Garbutt.