E' l'Europeo dei rimpianti in casa Italia. Dopo la nefasta sconfitta contro la Svezia l'Italia Under 21 non va oltre al pareggio contro il Portogallo nella seconda giornata del Gruppo B degli Europei di categoria in corso d'opera in Repubblica Ceca. La squadra di Di Biagio ci prova, attacca, crea anche tante occasioni da rete, ma non riesce a concretizzarle, accrescendo i rimpianti per quella che sarebbe potuta essere la classifica ed invece non è. Qualificazione compromessa, con gli azzurri che dovranno vincere contro l'ostica Inghilterra.
Di Biagio cambia cinque effettivi rispetto alla gara d'esordio, con Biraghi che agisce sulla sinistra e Romagnoli che fa coppia con Rugani centralmente. Centrocampo rivoluzionato con Cataldi e Crisetig al posto di Sturaro e Viviani.
L'Italia c'è e bastano sei secondi per averne certezza. Benassi arriva al tiro dal limite dell'area, ma Sà fa capire fin da subito agli Azzurrini che la serata sarà complicata. Altra occasione nei primi minuti: Berardi aziona con un esterno mancino delizioso Belotti, che a tu per tu col portiere avversario viene ipnotizzato. Il Portogallo si chiude a riccio in difesa, provando a togliere gli spazi all'Italia e ripartendo in contropiede con Joao Mario e Bernardo Silva, spine nel fianco soprattutto nella ripresa. I lusitani hanno in William Carvalho un Bronzo di Riace davanti alla difesa, che mura le offensive azzurre e detta i tempi ai contropede portoghesi, che però non sono pericolosi dalle parti di Bardi, che resterà inoperoso per tutta la durata della gara. Berardi prova ad accendersi sulla sinistra, dalla parte opposta Battocchio non è in partita, e soffre la prorompente fisicità dei lusitani, mentre Belotti come può lotta tra i due centrali. L'Italia non trova spazi, e prova dal limite a scardinare la resistenza avversaria: ancora Benassi va vicino al vantaggio, ma Sà è reattivo nel piegarsi sulla destra e deviare la conclusione. La gara viaggia sui binari dell'equilibrio, con l'Italia che prova a fare la gara ma non riesce nell'ultimo quarto d'ora a creare ulteriori pericoli.
La ripresa inizia così come si era aperta la prima frazione di gioco, con l'Italia in avanti. Nei primi minuti gli Azzurrini vanno ancora vicinissimi al gol con Belotti, che in tuffo sul cross di Biraghi da sinistra trova solo la traversa a negargli il gol del vantaggio. Le offensive azzurre sono costanti, con Crisetig che prende le redini del gioco in mano, ma la squadra di Di Biagio non riesce a trovare il giusto varco per arrivare dalle parti di Sà. A venti dal terimne, il solito Zappacosta arriva sul fondo sovrapponendosi a Berardi. Il terzino dell'Atalanta entra in area e mette sul primo palo per il Gallo che di tacco sfiora il palo. La stanchezza arriva così come contro la Svezia e annebbia le menti degli Azzurrini che iniziano a soffrire le avanzate dei portoghesi che si fanno pericolosi in contropiede. I veloci attaccanti lusitani impensieriscono la difesa azzurra che affanna, ma non riescono quasi mai ad impensierire Bardi: prima Bernardo, poi Medeiros vanno via sulla sinistra, ma non trovano col sinistro a giro la porta difesa dall'estremo difensore del Chievo. Quando tutto sembra finito, l'Italia trova il guizzo centrale per chiudere la gara nel secondo minuto di recupero: Bernardeschi, subentrato ad uno spento Battocchio, serve Biraghi, ma il terzino del Chievo non controlla da ottima posizione.
L'Europeo degli azzurri potrebbe chiudersi su questa occasione, che rappresenterebbe l'ennesimo rimpianto di due partite dove la squadra di Di Biagio era nettamente superiore agli avversari ma non è riuscita a portare a casa il risultato pieno. Servirà un'impresa contro l'Inghilterra per portare a casa le semifinali.