Leo Messi si presenta in Cile da n.1. La finale di Berlino incorona il Barcellona di Messi, il più forte giocatore del mondo, almeno in maglia blaugrana. Resta da cancellare questa pausa di sospensione che accompagna il giudizio sulla Pulce. Il mondo riconosce la grandezza di Messi, ma fatica a riscontrare la stessa incidenza lontano dall'accogliente Spagna.
L'istantanea del recente mondiale raccoglie Messi di fronte a Neuer, lo sguardo accompagna il pallone, la sfera rotola e si spegne, per centimetri, a lato. Più tardi è Goetze a cancellare i sogni di Leo e dell'Argentina. Messi cade ancora, a un passo dal trionfo.
Ora la possibile redenzione, in Coppa America. L'Argentina indossa l'abito da prima della classe, a inseguire Brasile, Colombia e Cile, l'Uruguay come scheggia impazzita.
L'Albiceleste entra nell'evento con il Paraguay, a completare il gruppo Uruguay e Giamaica.
"Non so se sia il momento migliore della mia carriera ma quando vado in campo mi sento felice e riesco a fare ciò che i tifosi vogliono da me!. Questo gruppo merita di vincere qualcosa dopo la delusione della finale mondiale. Siamo pronti ad alzare la Copa America ma dobbiamo provarlo sul campo perché sappiamo benissimo che non sarà semplice".
La chiosa di Messi sul rapporto con Tevez "Non ho mai avuto alcun problema con Carlitos. Cosa ci siamo detti prima della finale di Champions? Niente di particolare. Abbiamo scherzato, come si fa prima di una partita. Ho un ottimo rapporto con lui, come con tutti i miei compagni".