L'Italia di Antonio Conte si avvicina al delicato confronto con la Croazia, in programma venerdì a Spalato, immersa nei dubbi. La lunga stagione presenta il conto e le defezioni sono di primo piano. Il blocco Juve, da sempre riferimento per il sistema azzurro, perde pezzi e si presenta ridotto come unità e forma.
La retroguardia saluta, in netto anticipo, Chiellini, già out nella finale di Berlino, e Barzagli, eroico all'Olympiastadion, ma indisponibile contro l'undici di Kovac, a centrocampo preoccupa Marchisio, fermo per affaticamento. Senza Pirlo - l'ultima istantanea ritrae il regista in lacrime al triplice fischio di Cakir - il Principino è il primo indiziato per per assumere la guida delle operazioni davanti alla difesa, in compagnia di Verratti.
Marchisio è atteso in gruppo quest'oggi, mentre per Verratti, ieri colpito da un fastidio a un polpaccio, è decisivo il riscontro odierno.
Nel reparto d'attacco, senza Eder, diverse le opzioni, a seconda del modulo prescelto. Immobile cerca il rilancio dopo la delusione in Bundes, Vazquez vive un ottimo momento, El Shaarawy, riapparso sul finire della stagione, è carta che porta entusismo e freschezza.
Da studiare la posizione di De Rossi. Per il giallorosso, possibile arretramento sulla linea di difesa, con Candreva in mediana e il varo di un attacco a tre punte. Proprio sul modulo sono attesi sviluppi, perché stante l'assenza di nomi di fiducia, Conte è pronto a lanciare il passaggio da 3 a 4 dietro.
Candreva può agire sia nel mezzo che a fianco di una punta centrale, Bertolacci è il più in forma del centrocampo, sono quindi diverse le ipotesi a pochi giorni dal match. Gli ultimi allenamenti risultano decisivi ai fini di valutare le scelte di Conte, tra possibili recuperi e assenze certe.