Mentre gli appassionati di calcio italiani sono già proiettati al sole estivo e ai sogni di mercato, tifosi bianconeri a parte, nel resto d'Europa sarà tutt'altro che un sabato noioso. Si giocano, infatti, le finali delle coppe nazionali più importanti, una settimana dopo il combattutissimo Juventus-Lazio che ha tirato giù il sipario sulla Coppa Italia. E, aspettando la grande finale, quella di Berlino, ognuna di queste finali offre svariati spunti d'interesse. Proviamo a scoprirli insieme:
Coupe de France: E' la finale che nessuno si aspettava: da una parte i giganti del Psg e dall'altra la nobile decaduta Auxerre, che dopo l'epoca d'oro di Roux (dal 1967 al 2005 sulla stessa panchina, con una breve pausa dopo il 2000) adesso ristagna al decimo posto della Ligue 2. Sulla carta una finale scontata, un massacro all'orizzonte. Eppure è questa la finale che offre più suggestione. E' il classico Davide contro Golia, il Psg a caccia di un poker mai centrato da nessuno in Francia (Ligue 1, Coppa di Lega, Supercoppa e Coppa di Francia) e l'Auxerre, che in un'anonima stagione da centro classifica in cadetteria si è regalato un sogno, arrivando a giocarsi questa finale a dispetto delle altre big. E pensare che questo match fu finale di Coppa nel 2003, quando l'Auxerre di Roux ebbe la meglio sul Psg di Ronaldinho con un gol dell'ex meteora juventina Boumsong al '90. In quella squadra giocavano anche due altre conoscenze del nostro calcio: Mexes e l'eccentrico ex laziale Cissè. Certo, nel Psg non gioca più Ronaldinho, ma è anche vero che la decima della Ligue 2 sembra avere poche chance contro i vari Ibra e Cavani. Ma ammettiamolo: chi non tiferà per la favola della piccola sorpresa Auxerre!? Curiosità: se la squadra della Borgogna dovesse centrare l'impresa si qualificherebbe per la prossima Europa League, che disputerebbe giocando in Ligue 2. Incredibile, no?
FA Cup: Si affrontano Arsenal e Aston Villa. I gunners sembrano aver trovato il loro parco giochi nella gloriosa coppa nazionale inglese. Per anni celebrati come belli da vedere, ma anche come gli eterni perdenti, gli uomini di Wenger si ritrovano per il secondo anno di fila a Wembley, a tentare il bis, dopo la vittoria di un anno fa contro l'Hull City. Una stagione che sembrava aver consegnato alla Premier un Arsenal finalmente concreto e continuo, se non fosse stato per lo schiacchiasassi Chelsea. Risultato: ennesima qualificazione in Champions, ma il titolo continua a sfuggire, ormai dal 1996. Eppure, nell'anno in cui la FA Cup è stata torneo da incubo per le big, è l'unica ad essere arrivata in fondo. E proverà a fare il bis, perchè come si suol dire, vincere aiuta a vincere. Ma c'è da scommettere che i Villans, guidati da quel Benteke che tanto fa gola alle grandi, saranno tutt'altro che d'accordo.
DFB Pokal: La finale della Coppa di Germania, sorprendentemente, non vede in campo il Bayern di Guardiola. Se la contendono Wolfsburg e Borussia Dortmund. E' l'occasione per aggiungere un ultimo trofeo in bacheca per il mago Klopp, che dopo questa partita saluterà quella gente che tanto lo ha amato in questi ultimi anni. Non un epilogo da ricordare quello di Klopp a Dortmund: un settimo posto in Bundesliga e un'eliminazione agli ottavi di Champions. Ma i suoi uomini non hanno mai smarrito quell'idea di calcio che li ha fatti amare da mezza Europa, e che li ha portati a dare la prima spallata al Bayern in semifinale, eliminandolo ai rigori, pochi giorni prima della disfatta contro il Barcellona che ha messo in discussione Guardiola. Dall'altra parte il Wolfsburg, l'anti-Bayern di questa Bundesliga, che contro gli uomini di Guardiola aveva vinto con un roboante 4-1 arrivando fino a un -7 che aveva fatto sognare i tifosi dei Lupi Verdi. Fino al crollo degli ultimi due mesi, che non ha impedito, comunque, di chiudere il campionato al secondo posto. Difficile fare un pronostico.
Copa del Rey: Una finale che è l'incubo della casa reale spagnola e del madridismo, lo scontro tra i due simboli più emblematici dell'indipendentismo, i catalani del Barcellona contro i baschi dell' Athletic Bilbao. Chissà cosa penserà Re Felipe VI se la Marcha Real, l'inno spagnolo, suonato prima dell'inizio del match, dovesse essere fischiato, scenario tutt'altro che improbabile. Il pronostico sembra tutto in ottica blaugrana, la finale si giocherà persino al Camp Nou, visto che il Real Madrid non ha voluto subire l'onta di veder sfidare le due acerrime rivali sul proprio terreno di gioco, e non ha concesso il Bernabeu, inizialmente destinato a stadio della finale. Ma occhio al celebre orgoglio basco e alla capacità dei biancorossi di ribaltare i pronostici, per non parlare del fatto che Luis Enrique potrebbe risparmiare alcune stelle in vista della finale di Berlino contro la Juventus. Molto probabilmente rimarranno a riposo Messi e Neymar, mentre Suarez dovrebbe essere della partita. Ma occhio a pensare che i blaugrana snobbino la partita. Ci ha pensato Xavi ad avvertire tutti: "Vogliamo centrale il Triplete, e dobbiamo battere il Bilbao per metterci a pari passo con la Juve, sia per il sogno Triplete che in quanto a condizione psicologica".