L'operazione è scattata stammatina all'alba a Zurigo. Sei alti dirigenti della Fifa sono stati arrestati dalle autorità statunitensi con l'accusa di frode, corruzione, riciclaggio di denaro e associazione a delinquere. Un modus operandi che riguarderebbe gli ultimi 20 anni. Per anni la Fifa è stata indagata dall'FBI, ma l'organizzazione ha sempre respinto le accuse. Sotto indagine anche il numero uno della Fifa Sepp Blatter, anche se, almeno per ora, non è stata formalizzata nessuna accusa di corruzione nei suoi confronti. Le indagini tuttavia proseguono e non sono escluse ulteriori sorprese.
L'INCHIESTA - Le accuse mosse dalle autorità americane riguardano, oltre le gare per aggiudicarsi i campionati mondiali, anche gli accordi di marketing e lo sfruttamento dei diritti televisivi. Come si legge nella nota dell'Ufg, "i sospettati di corruzione sarebbero stati coinvolti in schemi per pagare i funzionari del calcio – delegati della Fifa e altri funzionari di sotto-organizzazioni Fifa – per un totale di oltre 100 milioni di dollari. In cambio si crede che abbiano ricevuto diritti di media, marketing e sponsor in relazione ai tornei di calcio in America Latina". Sempre secondo l'ufficio svizzero, "i reati sono stati ideati e preparati negli Stati Uniti e i pagamenti sono stati effettuati tramite banche Usa"
IL BLITZ - La retata è scattata al Baur au Lac hotel, dove i leader della Fifa erano riuniti per il loro meeting annuale. Dopo essersi fatti consegnare le chiavi, gli agenti svizzeri in abiti civili sono saliti nelle camere dell'albergo e hanno eseguito gli arresti: sembra che nessuno abbia opposto resistenza. I sei funzionari finiti in manette saranno estradati negli Stati Uniti.
GLI ACCUSATI - Fra gli accusati che erano presenti (non tutti si trovano a Zurigo per il Congresso della Fifa) ci sono Jeffrey Webb delle isole Cayman, vicepresidente del comitato esecutivo Fifa; Eugenio Figueredo dell’Uruguay, vicepresidente e fino al 2014 presidente di CONMEBOL (la Confederazione sudamericana del calcio) e Jack Warner di Trinidad e Tobago, ex membro del comitato e presidente della CONCACAF (Confederazione del calcio di Nord e Centro-America e Caraibi) fra il 1990 e il 2011. In manette anche il calciatore del Costa Rica, e presidente della federazione, Eduardo Li.
E' il più grande scandalo che si abbatte sulla Fifa dopo le continue inchieste sulla corruzione. Ecco le parole di un funzionario rilasciate al New York Times: "Ciò che colpisce è il fatto di quanto tutto ciò sia andato avanti nel tempo. La corruzione toccava ogni parte della Fifa, era il suo modo di fare business, era praticamente istituzionalizzata e condizionava ogni aspetto dell'organizzazione”. Giudizi che sicuramente non sono una novità. Dell'aspetto più oscuro dell'organizzazione se n'era già occupata l'inchiesta del Sunday Times sulla corruzione riguardante l'assegnazione al Qatar della coppa del mondo 2024. Altre testimonianze non mancano, come quella della consulente finanziaria della Fifa, Alexandra Wrage, che aveva definito “impenetrabili” le modalità con cui i miliardi che passano per le mani della Fifa vengono mossi da un ristrettissimo gruppo di intoccabili.