Ripetere le gesta del Paraguay del biennio 2010-2011 sarà difficilissimo, quasi impossibile. In quegli anni l'Albirroja volava, guidata da Gerardo Martino fino ai quarti del Mondiale sudafricano - stabilendo un nuovo record nazionale ad una Coppa del Mondo - e raggiungeva addirittura la finale della Coppa America l'anno dopo, perdendo solo dall'Uruguay ed eliminando sia il Brasile che il Venezuela ai rigori. Così come fu eliminato ai rigori anche il Giappone agli ottavi di finale del Mondiale. Era una squadra tosta, dura, con molto talento in attacco seppur il punto di forza fosse la difesa (in quei due tornei incassarono più di un gol solamente due volte su undici), con l'obiettivo di dedicare ogni impresa a Salvador Cabañas, il bomber fermato solamente da un proiettile conficcatoglisi in testa dopo una lite con un tipo poco raccomandabile.
I giocatori di quel Paraguay ci sono tutt'ora ma la Nazionale ha ormai imboccato un cammino in discesa. La generazione che gli stessi giocatori credevano potesse portare in bacheca qualche trofeo importante è sul viale del tramonto e l'avvilente conseguenza è stata l'assenza a Brasile 2014, dopo quattro qualificazioni consecutive ai Mondiali . Nel girone sudamericano che qualifica quattro Nazionali al Mondiale più una ad uno spareggio, infatti, il Paraguay è arrivato ultimo, dietro a Bolivia, Perù e Venezuela.
Il movimento ha bisogno di ripartire. Tuttavia la musica lì davanti non cambierà, eccezion fatta per la giovane promessa del Basilea Derlis Gonzalez (in rete tre volte in questa Champions). Ramon Diaz ha preferito fare all-in sugli esperti Lucas Barrios (2° Coppa America), Oscar Cardozo (alla 3°), Haedo Valdez e Roque Santa Cruz (addirittura alla quarta). Nel reparto avanzato figurano anche Hernan Perez (proprietà Villarreal ma al Valladolid, 2 gol quest'anno), Edgar Benitez (attualmente conta 4 reti nel Campionato Clausura messicano, nel giro della Nazionale dal 2008) e Raul Bobadilla di cui nessuno si aspettava la chiamata (quest'anno ha segnato 10 gol in 31 partite nell'Augsburg, contribuendo al quasi certo primo pass per l'Europa della società della Baviera). Un reparto offensivo abbastanza nutrito nel quale non trova spazio Antonio Sanabria, promessa paraguayana a dirla tutta nemmeno titolare nel Sudamericano Sub 20 dello scorso inverno.
Ma andiamo a scorprirli tutti, i pre-convocati di Ramon Diaz:
Portieri : Justo Villar (Colo - Colo), Antony Silva (Independiente Medellin), Joel Silva (Deportes Tolima), Alfredo Aguilar (Guaranì);
Difensori: Paulo da Silva (Toluca), Miguel Samudio (America), Pablo Aguilar (America), Marcos Caceres (Newell's Old Boys), Ivan Piris (Udinese), Jorge Moreira (Libertad de Asuncion), Balbuena (Libertad de Asuncion), Saul Salcedo (Olimpia), Bruno Valdez (Cerro Porteno):
Centrocampisti: Victor Caceres (Flamengo), Osvaldo Martinez (America), Ortigoza (San Lorenzo), Richard Ortiz (Toluca), Jonathan Fabbro (Cerro Porteno), Oscar Romero (Racing de Avellaneda), Celso Ortiz (AZ Alkmaar), Eduardo Aranda (Olimpia de Asuncion);
Attaccanti : Roque Santa Cruz (Cruz Azul), Haedo Valdez (Eintracht Frankfurt), Oscar Cardozo (Trabzonspor), Lucas Barrios (Montpellier), Raul Bobadilla (Augsburg), Edgar Benitez (Toluca), Hernane Perez (Valladolid), Derlis Gonzalez (Basilea).
Prima del debutto del 14 Giugno contro i mammasantissima dell'Argentina (l'Albirroja è inserita nel girone che comprende anche Jamaica e Uruguay, il terzo posto, e quindi un pass per gli ottavi - passano le due migliori terze sulle tre totali -, non è un miraggio) il Paraguay giocherà un'amichevole con l'Honduras il 6 Giugno. Impegno fondamentale per Ramon Diaz, in carica dal 4 Dicembre scorso e che ha avuto appena due amichevoli a disposizione per prendere coscienza delle forze a disposizione. Rispetto al suo predecessore Genes, tornato in U20 dopo un anno e mezzo di fallimenti con la Nazionale maggiore, è già chiaro però che la difesa sarà schierata con 4 uomini e non 3.
Nelle due amichevoli disputate dal Para di Diaz (0-0 con la Costa Rica e buona sconfitta con il Messico) il modulo utilizzato è stato il basico 4-4-2. In porta Justo Villar (capitano, 101 presenze in Nazionale). Al centro della difesa titolarissimi Paulo da Silva (record-man di presenze per la Nazionale paraguayana) e Pablo Aguilar (campione Concacaf per club con l'America). Meno chiare le gerarchie in fascia: a destra Marcos Caceres sembra in vantaggio su Balbuena mentre a sinistra è ballottaggio per due maglie (ci si gioca anche quella da esterno alto) fra Richard Ortiz, Samudio e Piris dell'Udinese. In mezzo al campo Victor Caceres titolare, insieme ad uno fra Osmar Molinas e quel Celso Ortiz che nel momento della doppia amichevole Costa Rica/Messico aveva il braccio fratturato e non fu chiamato. Più creativi invece i trequartisti Jonathan Fabbro ed Oscar Romero. Se per la fascia sinistra abbiamo già detto, lo stesso non è stato fatto per la destra, dove i principali candidati alla maglia sembrano Bobadilla (se si punta ad una gara offensiva) e Jorge Moreira (se si vuole difendere). In attacco Barrios insieme ai tantissimi giocatori in lotta per una maglia, Santa Cruz, lo stesso Bobadilla, Haedo Valdez, Edgar Benitez ed Oscar Cardozo. Da valutare in corso d'opera lo spazio che sarà dato a Derlis Gonzalez, in alcune occasioni schierabile anche come esterno destro. A sinistra il jolly invece pare essere Hernan Perez.
Senza presenze in Nazionale dal 2013 la sorpresa delle convocazioni di Diaz è Oscar Cardozo, cui nona stagione di fila in doppia cifra per reti segnate si è fatta sentire. Altre due sorprese in entrata sono Saul Salcedo (17enne dell'Olimpia Asuncion con 4 presenze in U20) e Bruno Valdez, entrambi alla prima chiamata. Ambedue a rischio taglio (la rosa deve scendere di sei elementi di movimento ed un portiere entro il 1 Giugno), così come Aranda (esterno sinistro con all'attivo una sola presenza in Nazionale, nel 2012). Molto probabile che gli altri tre tagli comprendano tre attaccanti: Hernan Perez e Cardozo quelli più a rischio. Chi il sesto ed ultimo?
Le sorprese in uscita sono sostanzialmente due: l'assenza di Gustavo Gomez (difensore centrale titolarissimo con Genes) e quella di Federico Santander (centravanti del Guaranì che ha eliminato il Corinthinas dalla Libertadores, dove fra l'altro il 23enne ha segnato 6 gol in 8 presenze). Più preventivabili le assenze di Edgar Barreto del Palermo (61 presenze in Nazionale), Marcelo Estigarribia (rivelazione principale del Paraguay 2011) ed Alcaraz (centrale dell'Everton), tutti fuori dal giro dal 2013.. Così diventano appena 8 (di cui 6 sono attaccanti) gli "europei" chiamati da Diaz quando alla scorsa Coppa America furono 10. Nelle attuali convocazioni in grande maggioranza coloro che giocano in Sudamerica, 15 (uno in Cile, due in Colombia, sette in Paraguay , tre in Argentina ed uno in Brasile). Chiudono i 7 giocatori che giocano in Nord America (tutti in Messico). I club più presenti America e Libertad de Asuncion (3).
Il Paraguay è stato due volte campione (nel '53 e nel '79) mentre il miglior risultato recente rimane la finale dell'edizione 2011. L'Albirroja non vince una partita dal 7 settembre 2013, quando battè la Bolivia nel girone di qualificazione a Brasile 2014 con un 4-0 (reti di Jonathan Fabbro, Roque Santa Cruz, Richard Ortiz e Gustavo Gomez). Dalla conclusione di quelle qualificazioni (nel quale arrivarono 3 vittorie appena, Roque Santa Cruz capocannoniere di squadra con 3 reti) cinque sconfitte e due pareggi con un gol a testa per Gustavo Gomez, Victor Caceres, Roque Santa Cruz e Ortigoza.
L'obiettivo è disputare un buon girone di qualificazione per Russia 2018, una buona comparsata nella Coppa America 2015 - in questo senso - può aiutare.