L'allievo supera, anzi devasta, il maestro. Luis Enrique regala al suo mentore e predecessore una lezione difficile da dimenticare, ben più pesante del ko di Oporto, che però è la seconda prova che il suo Bayern stenta a guarire, anzi. Guardiola vive un incubo nel suo ritorno al Camp Nou, dove viene trattato come un allenatore qualsiasi, con indifferente solitudine.
"Sicuramente è un risultato perfetto, che ci porta molto vicino alla finale. Sono molto soddisfatto per il gioco e per tutto. Sarebbe stato ingiusto se questa partita fosse finita o-o vista l'intensità e lo spettacolo messo in campo. Se ho consolato Guardiola? Così va il calcio. Noi dobbiamo essere felici di quanto fatto, ma i compiti ancora non sono finiti. Fra una settimana ci aspetta una gara durissima a Monaco".
Certo, il Barcellona visto stasera è quello degli extraterresti, quelli che non si fermano davanti a nulla, tantomeno davanti ad una squadra con notevolissime pecche difensive e strutturali.
L'analisi della gara dell'ex allenatore della Roma parte, inevitabilmente da un plauso al marziano che gli ha fatto vincere la gara, o quantomeno l'ha indirizzata. "Messi in campo fa sempre opere d'arte. Non siamo però solo Messi, tutti hanno fatto un ottimo lavoro ed hanno concesso poco agli avversari tedeschi".
Si passa alla domanda sul suo futuro, che alcuni lo vedono lontano dalla catalogna. Tuttavia, l'allenatore dei blaugrana risponde così: "Qui ho la mia famiglia, la mia vita e sono felice. Sono molto ambizioso e voglio restare alla guida di questa squadra".
Il successo di stasera, infine, manda il Barcellona alla gara di ritorno di Monaco di Baviera con tanta consapevolezza che, qualche settimana dopo, la strada per la Germania potrebbe ripetersi, ma con destinazione finale differente. Berlino, ovviamente. Chi vorrebbe incontrare Luis Enrique? "Non mi dispiacerebbe trovare la Juventus. Ma anche per loro vale lo stesso discorso fatto per noi. Hanno fatto un grande primo passo, ma la partita del Bernabeu non sarà per niente semplice".
Alle parole dell'allenatore Luis Enrique si unisce anche Gerard Piquè. Inevitabile l'esaltazione della gara appena conclusasi: "Abbiamo giocato un match sensazionale. Il Bayern non ha fatto un tiro in porta in 90 minuti e questa è una cosa incredibile. Nella ripresa siamo stati bravi in contropiede e abbiamo segnato segnato tre goal. Abbiamo gestito bene la palla, sapevamo che a loro piace fare tanto possesso ma siamo riusciti a crearci le nostre occasioni".
Anche Neuer, infine, ha dovuto capitolare ed arrendersi dinanzi agli attacchi del Barcellona e di Messi. Queste le parole del difensore spagnolo: "Conosciamo le sue qualità ma noi abbiamo due grandi portieri e stasera non abbiamo concesso alcun goal. Quando è ispirato nessun giocatore può fermarlo. E' meraviglioso quello che ha fatto nell'azione del secondo goal, è un piacere averlo con noi".
Tuttavia, nonostante il 3-0, Piquè non si rilassa e tiene alta la concentrazione in vista del ritorno: "Nel calcio non si può mai sapere. Loro persero 3-1 nell'andata col Porto e poi sappiamo com'è andata a finire. Il tifo dell'Allianz Arena è molto caldo, dobbiamo segnare anche lì. Il Barcellona sa solo provare a vincere".