La UEFA continua la sua guerra contro il razzismo. Come spesso accade negli utlimi tempi, ad ogni giornata delle qualificaizoni per Euro 2016, gli stati dell'Ex Jugoslavia si rendono portagonisti di eposidi alquanto incresciosi. Dopo la dura penalizzazione comminata alla Serbia, di fatto estromessa dalle qualifiazioni per Francia 2016, è stato il turno della Croazia e del Montenegro di pagare il conto.
La Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo della UEFA, ha punito la Croazia con una partita da giocare a porte chiuse ed un'ammenda di 50 mila €. I tifosi croati, durante l'ultima giornata delle qualificazioni, nella gara disputata dalla loro nazionale contro la Norvegia, si erano resi protagonisti di cori razzisti verso i giocatori di colore che militavano tra le fila della formazione norvegese. Il tutto non è passato inosservato alla UEFA, che ha inoltre punito con la condizionale la federazione elvetica: qualora si ripetessero i fatti di Zagabria, potrebbe esserci anche una penalizzazione per la Croazia. Verrà quindi disputata senza pubblico la partita tra i croati e l'Italia, decisiva ai fini della classifica del Gruppo H.
Pugno duro anche per il Montenegro. I tifosi della nazionale montenegrina avevano costretto l'arbitro a sopendere la partita contro la Russia, fermata già nella prima frazione dopo che il portiere russo Akinfeev era stato colpito da un razzo e costretto al ricovero in ospedale. La Commissione Uefa ha quindi deciso per lo 0-3 a tavolino a favore della nazionale allenata da Fabio Capello. Il Montenegro è stato inoltre deferito per lancio e accensione di fumogeni e lancio di oggetti, e sanzionato con una gara interna a porte chiuse più un'altra con la condizionale oltre a una multa di 25 mila euro. Questa la nuova classifica del Girone G: Austria 13 punti; Svezia 9; Russia 8; Montenegro 5; Liechtenstein 4; Moldova 1.